Riguardare Card Captor Sakura nel 2019

Nel lontano 1999 approdava in Italia un cartone animato che parlava di una ragazzina con del potenziale magico, di carte dagli strani poteri, di un guardiano pucciosissimo e di vestiti di ogni tipo creati su misura dall’amica gentile della protagonista. Non vi nego che, dall’alto dei miei otto anni, ci misi veramente poco per innamorarmi di questo titolo e so che, come me, molti altri, coetanei e non, portano ancora nel cuore Sakura, la Cattura Carte.

Certo, approcciarsi a un’opera majokko in tenera età non è lo stesso che farlo da adulti, ma ero curiosa di rispolverarlo e per una serie di motivi questo sembrava il momento giusto per farlo. Innanzitutto ho acquistato qualche anno fa al Lucca Comics tutto il fumetto di Card Captor Sakura e volevo approfittare di questo agosto per leggerlo (e recuperare l’anime prima per fare un confronto mi sembrava obbligatorio). Dal 2018, poi, è disponibile sul canale YouTube della Yamato Animation la nuova serie, Card Captor Sakura – Clear Card, e come potevo vederla senza aver recuperato prima gli episodi precedenti? Infine, le prime due stagioni del cartone sono disponibili su Netflix, quindi… c’era veramente una scusa valida per rimandare ulteriormente la riscoperta di questo titolo? Evidentemente no.

Dopo questo ennesimo lunghissimo e prolisso momento di introduzione, parliamo del cartone animato di Card Captor Sakura. Vi avviso che la trama delle singole serie verrà trattata in maniera piuttosto superficiale per evitare spoiler.

Card Captor Sakura – Clow Card

La prima serie, composta di 46 episodi, è approdata in Italia con il titoloPesca la tua carta Sakura e presenta una grandissima parte dei personaggi di tutta la storia, nonchè le relazioni tra questi e la dinamica (un filino ripetitiva) che fa da base a tutto il titolo.

Sakura Kinomoto, la nostra protagonista, è una ragazzina di 10 anni che vive nella cittadina di Tomoeda con il padre, archeologo, e il fratello maggiore Toya, liceale, mentre la madre è venuta a mancare molto tempo prima. Sakura è energica, ottimista, portata per gli sport e per l’attività fisica (ma un po’ meno per la matematica), è circondata da un gruppo di amici affezionati, tra cui spicca Tomoyo Daidouji, sua amica del cuore e grande ammiratrice. La vita di Sakura sembra procedere normalmente, fin quando, dopo aver iniziato ad avere degli strani sogni, ritrova in cantina un libro dalla copertina particolare. Toccandolo la ragazza ne rompe involontareamente il sigillo e le carte magiche in esso contenute vengono liberate e sparpagliate in ogni direzione. Inoltre viene risvegliato il guardiano delle Carte di Clow, Cerberus, che spiegherà alla giovane l’importanza di recuperare quelle carte e farle proprie. Ha così inizio l’avventura di Sakura la Cattura Carte, supportata dal guardiano del sigillo, soprannominato Kero-chan, e sostenuta dall’amica Tomoyo, che non perderà occasione per far vestire in modo particolare la protagonista e filmarne le imprese.
Nonostante le prime incertezze, Sakura inizia ad abituarsi a dover affrontare gli strani eventi provocati dalle Carte di Clow, quando all’improvviso un nuovo studente, trasferitosi dalla Cina, si dichiara interessato alle carte stesse. Il giovane in questione è Li Syaoran, discendente di un ramo della famiglia del potente Mago Clow e molto formato sull’argomento, oltre che pratico di combattimento. Sakura e Syaoran, inizialmente rivali, finiscono per lottare fianco a fianco in più occasioni, stringendo amicizia.

Card Captor Sakura – Sakura Card

Questa serie è composta da 24 episodi ed è nota in Italia come Sakura – La partita non è finita“.

Dopo aver raccolto le Carte di Clow disperse, emerge un nuovo problema: il potere della Cattura Carte, ancora molto giovane, non sembra sufficiente a sostenerle, così come a mantenere in vita Yue, altro guardiano creato da Clow. Per questo Sakura si ritrova a dover convertire le Carte di Clow in Carte di Sakura. Il caso vuole che a Tomoeda inizino a manifestarsi nuovi strani eventi, che sembrano calzare a pennello con le carte che la ragazza deve trasformare. Chi ci sarà dietro a questi fenomeni, caratterizzati dall’apparsa dell’aura magica del defunto Clow? Forse ne sa qualcosa il nuovo compagno di classe di Sakura, Eriol Hiiragizawa?

Card Captor Sakura – Clear Card

Serie inedita in televisione, ma arrivata in Italia grazie al canale della Yamato Animation, è composta da 22 episodi + un OAV introduttivo dedicato allo sviluppo del rapporto tra Sakura e Syaoran. Nonostante sia lunga approssimativamente quanto la seconda stagione del cartone, questa parte non ha una conclusione, dato che il fumetto delle CLAMP è ancora in corso.

Sakura, che ormai frequenta le medie, inizia a fare nuovamente strani sogni. Svegliatasi all’improvviso da uno di questi, si accorge che le sue amate carte sono diventate trasparenti e inutilizzabili, ma scopre di avere anche con se una nuova chiave, che attivata le permetterà di imprigionare i fenomeni magici che ancora una volta iniziano a scatenarsi a Tomoeda e farne delle nuove carte. Nel frattempo Eriol smette di farsi sentire, Syaoran pare nascondere qualcosa e i sogni si fanno sempre più frequenti e complessi. Inoltre una nuova ragazza, Akiho Shinomoto, si trasferisce dall’estero e va a vivere proprio nella casa in cui abitava Eriol. Che sia solo un caso?

Considerazioni generali

Non mi è dispiaciuto riapprocciarmi a quest’opera da adulta, ma devo dire che il fatto che sia indirizzato a un pubblico femminile giovane si fa sentire parecchio. Certo, momenti di azione ce ne sono, ma seguono sempre uno schema piuttosto ripetitivo, mentre la parte emotiva sembra essere più enfatizzata, anche se l’evoluzione delle relazioni tra i personaggi è veramente molto lenta. Insomma: c’è un po’ di tutto, ma alla fine si rimane poco soddisfatti in ogni campo.

Ce la faranno i nostri eroi ad avere un appuntamento decente e una relazione normale? Probabilmente lo scopriremo tra altri 20 anni.

I personaggi non sono affatto male, sono diversi tra loro e ognuno è delineato abbastanza bene, riconoscibile e di solito coerente con se stesso. Inoltre alcuni personaggi sono costruiti ad hoc per creare siparietti comici, sempre ripetuti nell’arco delle tre serie, ma a cui si finisce per affezionarsi. Ne sono un esempio Tomoyo, che nonostante l’estrema dolcezza è sempre focalizzata sul riprendere Sakura a qualsiasi costo, e Yamazaki, il ragazzo che inventa storie assurde per prendere in giro gli amici.

La trama è piuttosto semplice ma abbastanza coerente. Anche il fatto che le carte debbano essere convertite ogni volta pare (per ora) aver senso, ma non mi sarebbe dispiaciuto vedere qualche altra dinamica messa in campo. Certo, considerando che Clear Card è ancora in corso probabilmente è presto per parlare.

Soffermandomi un attimo sulla terza stagione mi viene da dire che, nonostante sembri migliore per qualità del prodotto in generale, risulta un po’ lenta e monotona. Viene introdotto il nuovo “nemico” e la nuova missione della Cattura Carte, ma tutto evolve troppo poco e anche la creazione delle nuove carte è spesso e volentieri simile alle varie situazioni accadute in passato. Mi auguro che, quando uscirà la parte successiva, si entrerà nel vivo dell’azione.

Normalmente avrei parlato anche delle sigle ma… sarò onesta, sta volta nessuna mi è piaciuta in particolar modo. Hanno tutte un gusto un po’ retrò e sono dolcissime, ma non ce n’è una che mi è rimasta impressa. Peccato.

Cose MEH

Ci sono anche aspetti di questo cartone che mi hanno lasciato perplessa o infastidita o che, in generale, mi sono sembrati un po’ incoerenti e forzati. Ecco a voi, quindi, una rapida carrellata di mini-critiche. Vi avviso, la parte che segue potrebbe contenere delirio, punteggiatura in eccesso e un uso improprio del CAPS LOCK.

  • Com’è possibile che a Tomoeda nessuno si renda conto che accadono cose incredibili e inspiegabili? Passi per il periodo in cui Eriol selezionava con cura posti e momenti per far agire Sakura in totale tranquillità, ma nelle restanti due serie come si giustifica la cecità e sordità di tutta la popolazione del paese? Come si fa a non vedere uccelli di fuoco, persone che volano o come si può accettare il fatto che ci sia qualcosa che rovescia giochi pesanti tonnellate al parco con la frequenza di una volta al mese? E la polizia dov’è? E perchè dei ragazzini riescono a infiltrarsi ovunque senza farsi mai sgamare?
“Ho hackerato pc, scovato orari delle guardie e le mie assistenti sono strapagate per stare zitte. Tranquilla, non ci scoprirà mai nessuno!”
  • Perchè nessuno dice mai a Sakura la verità, cosa l’aspetta o quali sono i pericoli che può trovarsi davanti? Capisco il volerla proteggere o evitarle preoccupazioni inutili, ma sin dalla prima stagione questa poverina ha agito all’oscuro di un sacco di cose e dato che tutti affermano di aver fiducia in lei perchè mentirle? Perchè non dirle come stanno le cose, per prepararla al meglio? Perchè Kero-chan, al posto di giocare ai videogiochi, non le spiega il potere delle varie carte così da formare la giovane maghetta? Non ci è dato sapere.
Quando sei disperata e al tuo amico non frega nulla.
  • Parliamo un attimo della famiglia di Sakura, volete?
    Sia il padre che il fratello sono due tesori, le vogliono bene e farebbero di tutto per lei, MA entrambi si sono resi conto che sta accadendo qualcosa di strano e fanno finta di nulla. Toya sa tutta la storia, parla con Yue, la segue per assicurarsi stia bene, sente presenze EPPURE non ha mai trovato il coraggio di parlarle faccia a faccia, pure quando Sakura scopre che il fratello ha sacrificato il proprio potere per alimentare uno dei suoi guardiani. Il padre, poi, si giustifica con “è dalla quarta elementare che succede qualcosa di strano ma io non potrei far nulla e quindi faccio finta di non sapere perchè mi fido di lei”. PRONTOOO? Sta benedetta bambina ha 10 anni, ma almeno cercare di informarsi per capire se effettivamente non si può far nulla? Cioè, pure Tomoyo che non ha poteri particolari (se non avere i soldi che le escono anche dalle orecchie ed essere una stilista più creativa di molti adulti) è riuscita a rendersi utile in alcuni casi e tu, genitore, lasci correre? Dov’è la logica? DOVE?
Chi è il vero mostro, Toya? Sakura o tuo padre che si gira dall’altra parte mentre lei rischia la vita?
  • A quanto pare in Giappone in bambini sono magici. Ora, io non metto in dubbio che siano più indipendenti e autonomi che altrove, veramente, lo capisco, ma com’è possibile che ogni singolo bambino di questo cartone, a 10 anni, sappia cucinare cose complesse, cucire, suonare, costruire oggetti… e poi sono tutti così gentili e posati che sembrano finti. E’ questa la realtà giapponese? Ditemelo, vi prego, ora ho bisogno di capire quale è il mio livello di inettitudine rispetto ai giovani orientali.
Storia, vestiti, sfondi… tutto fatto da bambini di 10 anni. E io a momenti ancora uso le forbici dalla punta arrotondata.
  • Chiudo toccando un dettaglio a mio parere abbastanza rilevante: c’era veramente bisogno che ogni personaggio introdotto nella classe di Sakura fosse connesso, in un modo o nell’altro, alle carte? Non c’era un altro modo per collegare i personaggi, così da non doverci ritrovare automaticamente a pensare male di ogni nuovo studente trasferito?
Chi mai dubiterebbe, in fondo, di questo bel faccino?

Concludendo

Card Captor Sakura rimane un titolo che fa sognare la bambina che è in me, adoro i personaggi, i vestiti (e sono convinta che, prima o poi, farò un cosplay con uno di quei bellissimi abiti) e alcune situazioni. Bramo un’evoluzione nella relazione tra Sakura e Li come se la cosa mi riguardasse direttamente, ma devo dire che ho trovato la terza stagione parecchio vuota e inconcludente rispetto alle altre due. Sicuramente è un titolo che consiglierei a cuor leggero a qualche ragazzina (magari anche a mia nipote) ma che potrebbe sembrare un po’ stucchevole e con qualche carenza agli occhi di un adulto. Nonostante ciò Sakura rimarrà una delle mie maghette preferite, battendo di gran lunga la Sailor Moon della vecchia serie.

Fatemi sapere cosa ne pensate di Card Captor Sakura, se avete visto l’anime o letto il manga, quali sono le cose che più vi sono piaciute e quali avete detestato, così come i vostri personaggi preferiti.

A presto,

 


Nota: Le immagini utilizzate in questo post non mi appartengono e sono state inserite a puro scopo illustrativo.

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4 Risposte a “Riguardare Card Captor Sakura nel 2019”

  1. Il vero problema è che la fantasia delle CLAMP è finita da un pezzo, le loro opere sono sempre vaghe/incomplete/iperuranie. Non mi stupisco che anche questa nuova serie sia così. Sono autrici che al posto delle lampadine come idee geniali, hanno dei bastoncini fluorescente che incantano con i loro colori vivi ma poi si spengono in fretta.
    Inoltre Sakura mi sembra una serie che punta alla gadgettistica più che ad arricchire se stessa. Non lo dico perché non mi piace; anzi, mi piace moltissimo, ma obbiettivamente mi sembra così.
    Odiatemi ma è la mia opinione di veterana! è_é

    1. Zero odio e sei libera di esprimere ogni tua opinione qui! :p

      Non conosco benissimo le CLAMP perché,
      nonostante il genere che fanno e il loro stile mi attiri molto, la loro fama di autrici che lasciano tutto in sospeso mi ha sempre portata a tenermi alla larga.

      Per quanto riguarda Sakura, tolto che si, può prestarsi molto bene alla creazione di una serie infinita di gadget, la trama di base mi è sembrata comunque abbastanza valida, almeno all’inizio. Poi, però, continua sempre uguale, tutto sembra fatto con lo stampino, quindi può andar bene per i più giovani, ma di sicuro un occhio più critico e esperto finisce per chiedersi come mai non si sia introdotto altro.

      Spero che il manga sia più completo e valido, anche se il fatto che siano una manciata di volumi contro i più di 60 episodi mi fa ben sperare. XD

  2. La terza serie ancora non la vedo, mentre presi ai tempi il manga e vidi la serie tv, con la sua messa in onda travagliata.
    Che dire? Mi ritrovo nelle tue parole. È un prodotto semplice, zuccheroso, divertente il giusto. Speriamo sì in una evoluzione reale.
    Quanto alle domande che ti poni, secondo me manco le CLAMP ci hanno pensato, nel senso che forse la logica, in questi casi, non è importante…

    Moz-

    1. Per creare un prodotto divertente non sempre sono necessari grandi calcoli, logica e coerenza (Le Bizzarre Avventure di JoJo con i suoi colpi di scena esagerati e continui ne è un esempio), però se tendi a riproporre sempre la stessa dinamica senza porre nemmeno attenzione ai dettagli, secondo me, rischi di rovinare un prodotto che avrebbe potuto essere eccellente. Poi, certo, Sakura funziona abbastanza bene anche così e chi ama un genere (di qualsiasi genere si parli) tende a non far più caso a determinate cose/dettagli/clichè.

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