The Disastrous Life of Saiki K. [Flashpost]

Ci sono volte in cui un’opera non ti ispira affatto. Può essere per via del titolo, dell’immagine di copertina, della trama in sintesi o perchè ne hai sentito parlare in un determinato modo. Nel mio caso, The Disastrous Life of Saiki K. continuava ad apparire tra i consigliati di Netflix da settimane e io continuavo ad ignorarlo per via dell’ anteprima e della storia.

E poi… com’è possibile che uno se ne vada in giro con i capelli di quel colore e due antenne in testa e nessuno si renda conto che non è un ragazzo normale?
Beh… a quanto pare c’è una risposta per tutto e, su consiglio della mia Onee-chan, ho recuperato questo anime, di cui ho letteralmente divorato le due stagioni (di 24 episodi l’una) in meno di una settimana.

Trama

Saiki Kusuo è un ragazzo sedicenne tutt’altro che normale. Dalla nascita è dotato di poteri psichici (tra cui telepatia, vista a raggi X, teletrasporto, chiaroveggenza e molti altri) ma nessuno, al di fuori dei suoi genitori, è a conoscenza di questo suo segreto. Kusuo cerca, infatti, di mantenere un basso profilo, per non dare nell’occhio e vivere la vita in maniera più tranquilla possibile.
Eppure, non si sa come mai, finisce per attirare a sè tutti i personaggi più strani della sua classe o della scuola, che poco alla volta iniziano a seguirlo e a considerarlo loro amico, anche quando il povero Saiki cerca in ogni modo di evitarli.

Commento

Già dal primo sguardo è facile intuire che questa serie ha un’impronta comica ed è costituita di tanti piccoli episodi della vita di Kusuo. Molte scene e gran parte dei personaggi sono volutamente esagerati, per rendere inverosimili ed esileranti le varie situazioni, ed è sempre buffo vedere come il povero Kusuo, che è ciò che sulla Terra più si avvicina ad un supereroe, finisca sempre per essere coinvolto in vicende improbabili (di cui spesso, per altro, è in parte responsabile o l’unico a rendersi conto di come vanno realmente le cose).

Ho veramente apprezzato questo cartone, che mi ha strappato un sorriso in più di un’occasione e che mi ha fatto affezionare a quasi tutti i pazzi personaggi mostrati, ma ci tengo a sottolineare che potrebbe non essere adatto a tutti.

The Disastrous Life of Saiki K. non fa per voi in due casi specifici: se disprezzate il genere demenziale con tutte le vostre forze e se avete bisogno di una trama forte e coinvolgente per seguire una storia.

Come accennavo sopra, infatti, ogni episodio è una raccolta di diversi avvenimenti (a volte connessi tra loro, altre meno) e se da un lato nell’arco delle due stagioni è apprezzabile l’evoluzione delle amicizie di Kusuo e dei legami interni al suo gruppo, dall’altra non c’è nessun grande villain da combattere o nessuno scopo vitale da raggiungere. Anche se… devo dire che Kusuo ha una sua missione segreta abbastanza rilevante.

Al solito spero di essere riuscita ad incuriosirvi con questo piccolo articolo flash, se avete visto quest’opera fatemi sapere come l’avete trovata, se vi ha divertiti o se vi ha delusi.

A presto,

Ps: le immagini usate in questo post non mi appartengono e sono state inserite a puro scopo illustrativo.