Ready Player One [Flashpost]

Salve a tutti!

Tra matrimoni, battesimi e altre mille impegni di questo caotico settembre, sono riuscita a recuperare un film di quest’anno, che la dolce metà mi aveva fortemente consigliato: Ready Player One.

Questo titolo è l’adattamento cinematografico di un romanzo di Ernest Cline ed è stato diretto da Steven Spielberg.

Trama

Anno 2045. La Terra non è più come la conosciamo e gli esseri umani, per sfuggire dalle proprie vite tristi in un pianeta fortemente inquinato e sovrappopato, si rifugiano in OASIS, realtà virtuale in cui si può essere chiunque e fare ciò che si vuole. Questo universo fantastico è stato creato da James Halliday, un genio solitario che, alla sua morte, ha lasciato un comunicato a tutti i giocatori di OASIS: chiunque riuscirà a trovare le tre chiavi che Halliday ha sparso nel mondo virtuale, potrà raggiungere un easter egg. Chi riuscirà per primo in questa impresa erediterà i suoi averi e l’intero OASIS. Inutile dire che questo annuncio ha portato gran parte delle popolazione, compresa la IOI (Innovative Online Industries, la multinazionale concorrente di Halliday) a lanciarsi alla ricerca dell’uovo. Tra i cacciatori di uova, denominati Gunters (da “egg hunters”) c’è Wade Watts, in rete noto come Parzival, un ragazzo orfano, che vive con la zia e il compagno. Wade è determinato a trovare l’egg per poter avere un futuro migliore, lontano dalla baraccopoli in cui è costretto a vivere. Il punto di svolta per Parzival arriva però quando incontra Art3mis, altra Gunters con delle motivazioni ben diverse. I due, dopo i primi screzi, iniziano la ricerca dell’uovo insieme, affiancati dall’amico di Parzival, Aech, e dai compagni Daito e Sho. Tuttavia, quando in gioco ci sono molti soldi e il dominio della rete, alcune persone sono disposte a tutto pur di vincere.

Commento

Ho veramente apprezzato questo titolo, per svariati motivi. Inizierei, banalmente, dicendo che è un film ben fatto, scorrevole, senza praticamente momenti morti, arricchito da un’infinita serie di riferimenti nerd, videoludici e cinematografici che saranno sicuramente in grado di far sorridere e divertire la grandissima parte degli spettatori. Oltre a questo, la storia si basa su un futuro distopico che, a mio parere, non è poi così assurdo: la povertà, il sovraffollamento, la Terra schiacciata dall’inquinamento e la fuga delle persone in un’altra realtà sono tutti fenomeni che potrebbero accadere realmente, magari non nel 2045, ma in un futuro non remoto. In un mondo come quello descritto, persone come i nostri protagonisti, che hanno ben poco da perdere, si ritrovano a dar la caccia a qualcosa che potrebbe cambiar loro la vita, ma lungo la strada affronteranno molti pericoli e s’imbatteranno in situazioni mai vissute, che li porteranno a maturare, fino a realizzare che il messaggio che Halliday voleva lasciare al mondo era ben diverso da quello che molti si sarebbero aspettati. Il film, alla fine, altro non è che un invito a non dimenticare le cose veramente importanti, nella realtà, per non vivere poi di rimpianti.

Volendo poi accennare a qualche pecca (non che ve ne siano di così sostanziali), potrei dire che la storia evolve talmente in fretta che a volte non pare lasciare il giusto tempo e spazio ad alcuni avvenimenti. All’ingenuo Wade, infatti, accadranno diverse cose, ma per seguire il flusso degli eventi il protagonista pare quasi non farci troppo caso, tanto è preso dalla ricerca dell’uovo e… dai sentimenti di infatuazione per la compagna di avventure. Ma alla fine parliamo pur sempre di un’opera destinata anche a un pubblico giovane, per cui presumo che i creatori abbiano voluto lasciare il focus sulle questioni “più interessanti”.

Spero di avervi invogliato a dare una possibilità a questo titolo. Come d’abitudine, vi lascio qui sotto il trailer del film qualora foste interessati a capire meglio di cosa stiamo parlando (trailer che, al solito, in qualche minuto riesce a spoilerare diverse cosine) e vi ricordo che potete lasciare un commento se lo avete già visto, sia che vi sia piaciuto sia che non lo abbiate apprezzato.

A presto,

 

 

Note: l’immagine usata nel post non mi appartiene ed è stata inserita a puro scopo illustrativo.
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