Tempo. Neve.

“La neve ha qualcosa di magico e mi dispiace per chi la vede solo come un ostacolo. Dovreste trovare il tempo per perdervi anche voi nella sua danza. Magari riuscireste a ritrovare voi stessi.”

Chiusa in casa per diversi giorni, mentre fuori nevicava, ho avuto modo di ammirare e apprezzare il mondo coperto di bianco. Più volte mi sono persa nella danza della neve, incostante e silenziosa, meditando.
Ho pensato alle cose più stupide, poi ai massimi sistemi del mondo, poi nuovamente alle banalità. Persa in un vortice di pensieri sono riuscita a dare nuovamente delle risposte alle mie domande e mi sono resa conto di una cosa piuttosto fastidiosa: viviamo in un mondo schiavo dell’inesorabile scorrere tempo.

Guardando il cielo che prometteva neve, in molti hanno iniziato a maledirla perchè rende gli spostamenti difficili, perchè tutti devono andare dappertutto: c’è chi deve correre a destra, chi a manca, chi deve fare spesa, chi deve assolutamente andare a lavoro… Siamo tutti dannatamente schiavi di un orario, di un obbligo, del volere di altri, di bisogni non sempre necessari, e ci stressiamo per tenere il passo con il tempo che, inevitabilmente, ci sfugge.
Ci svegliamo ad un orario pressochè fisso e ci prepariamo per andare a lavoro, a scuola o a fare commissioni. Passata la frenetica mattinata, abbiamo una o due ore per riprenderci, preparare il pranzo, mangiare e fiondarci nuovamente negli impegni quotidiani. Torniamo a casa, sfiniti, depressi, e ci sembra sempre che non ci bastino il tempo e le forze per fare tutto il resto.
E l’affaticamento continuo causato dal solito tran tran ci porta a non goderci il tempo libero, a non dedicarci più agli hobby, a sentire la famiglia quasi come un peso.

Devo dire che la prospettiva di una vita così non mi alletta per niente.
E magari sono una stupida, perchè io nella neve vedo ancora il pupazzo di neve e gli slittini.
Però servirebbe a tutti, di tanto in tanto, tornare un po’ bambini e ignorare quel via-vai quotidiano che non ci consente di vivere liberamente la nostra vita (che, vorrei ricordare, è l’unica che abbiamo!).
Non viviamo per i datori di lavoro, nè per i professori e la nostra famiglia (o i nostri amici) dovrebbe essere il motivo che ci fa sorridere quando torniamo a casa la sera, non la causa della caduta dei nostri capelli o delle borse sotto gli occhi.

Quindi, la prossima volta che nevicherà, prendetevi qualche minuto di tempo, fosse anche uno solo, per alzare gli occhi al cielo e ricordare com’era da bambini, per pensare a cosa c’è di bello nel mondo o per ritrovare voi stessi.
Perchè spesso siamo persi nel caos che ci circonda e  non riusciamo più neanche a sentire la nostra stessa voce. E a quel punto, a guidarci nelle scelte di ogni giorno rimane, davvero, solo il ticchettio dell’orologio.

– Iya&Ceres –

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