Divergent – Quando non pensare come la massa ti mette nei guai

Tratto dall’omonimo libro della scrittrice Veronica Roth (primo volume di una trilogia), Divergent è un film fantascientifico/d’avventura uscito nelle sale italiane nel 2014.

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La trama

In un futuro post-apocalittico, la popolazione superstite dell’ultima grande guerra ha ritrovato il suo equilibrio in una rigida struttura sociale. Ogni cittadino, in base alle proprie abilità e peculiarità, può scegliere di appartenere ad una delle cinque fazioni: chi ricerca il sapere fa parte degli Eruditi, che è dedito alla cura del prossimo rientra negli Abneganti, chi proclama sempre la verità è nel gruppo dei Candidi, i sostenitori dell’amicizia e della pace sono, appunto, i Pacifici e, infine, coloro che danno anima e corpo per il mantenimento dell’ordine, i coraggiosi, appartengono al gruppo degli Intrepidi. Quando si raggiunge l’età di sedici anni, ogni ragazzo è chiamato a scegliere in quale categoria entrare, basandosi sulla ragione, sulle proprie origini e su un test attitudinale, creato appositamente per indirizzare i giovani nella via più adatta a loro, anche perchè, una volta scelta la nuova strada vige la regola “la fazione prima del sangue“. I pochi che rinnegano la propria fazione o non ne hanno una vengono definiti Emarginati e finiscono ai margini della società, ad elemosinare cibo e cure dagli Abneganti.

In un momento tanto importante e critico come la scelta della propria fazione, la sedicenne Beatrice Prior scopre di appartenere ad un’ulteriore fazione, i Divergenti, rari e unici individui che presentano caratteristiche di ognuna delle altre fazioni ma contemporaneamente non ne rispecchiano appieno nessuna. La loro particolarità li rende in grado di pensare in maniera autonoma e totalmente diversa della massa e questo spaventa i capi della società e, in particolare, il gruppo degli Eruditi, che li cerca per eliminarli. Perchè come si può controllare qualcosa di imprevedibile?

Beatrice intraprenderà un lungo percorso di formazione fisica e psicologica nel suo nuovo gruppo di appartenenza, gli Intrepidi, all’interno del quale inizierà ad intravedere la fragilità di un sistema basato su regole troppo rigide e lo sporco dietro a coloro che, in nome della pace, sono disposti a sovvertire il governo ed eliminare ogni traccia di ribellione e di diversità.

I personaggi

La protagonista indiscussa dell’opera è, appunto, Beatrice Prior. Nata da famiglia di Abneganti, Beatrice è conscia che quello  non è il suo ruolo e, nonostante la confusione causatale dalla scoperta di essere particolare e di non poter confidare a nessuno la sua diversità, finisce per scegliere una vita di coraggio e sfide con gli Intrepidi, per proteggere la popolazione. Fin dal suo arrivo nella nuova fazione capisce che far parte di un sistema militare non sempre equivale a fare ciò che si ritiene giusto e cercherà in ogni modo di farsi valere, mantenendo però segreta la propria pericolosa natura.

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Al fianco di Beatrice, denominata Tris dopo la sua iniziazione, emergeranno altri soggetti degli Intrepidi, alcuni amici trans-fazione e molti rivali o nemici. Di particolare importanza è Quattro, uno dei suoi maestri, ragazzo molto capace che, poco a poco, si dimostrerà giusto e molto flessibile, fin troppo per un appartenente ad un gruppo militare. Sarà Quattro ad aiutare Tris a mantenere la sua copertura e tra i due nascerà un sentimento di fiducia molto forte. E non solo…

Tra gli altri personaggi appaiono anche i genitori e il fratello di Tris, i primi Abneganti, l’altro un neo-Erudita. Nonostante all’inizio la società li separi, i familiari troveranno modo di riunirsi per combattere fianco a fianco quando verrà il momento di far valere la propria libertà.

Infine non possono mancare gli antagonisti, appartenenti alle categorie degli Eruditi e degli Intrepidi. Tra di loro spiccano, in particolar modo, Jeanine Matthews, capo del gruppo degli intellettuali, nonchè del moto sovversivo, fortemente convinta che delle rigide regole siano l’unico ingrediente necessario per il mantenimento dell’ordine, e Eric, uno dei maestri degli Intrepidi, niente di più di un freddo e spietato soldato.

Commenti

Uno dei pregi principali di questo film è sicuramente la scorrevolezza: non ci sono tempi morti, ma si entra quasi subito nell’azione vera e propria, senza che ne risentano la coerenza della trama o dei personaggi (anche se a venir effettivamente approfondito è quasi esclusivamente il profilo della protagonista) e lo spettatore resta piacevolmente attaccato allo schermo. Verso la fine [SPOILER] si assiste a qualche morte random non in grado di colpire quanto dovuto [FINE SPOILER] e alcuni dialoghi sembrano usciti da qualche biscotto della fortuna, ma anche questo non va ad interferire, a mio parere, con la discreta qualità dell’opera. Il livello di recitazione è abbastanza buono e non mancano colpi di scena ed emozioni. Particolarmente interessante è anche la colonna sonora, che si fa notare in diversi momenti e che vanta nomi come Zedd e Ellie Goulding. Lo stile della storia è assimilabile a quello di Hunger Games (e ho notato con piacere che non sono l’unica in rete ad aver fatto questo paragone), ma la storia di Divergent è nel complesso molto meno pesante del sopracitato film.

Lo consiglio con piacere a tutti coloro che amano avventura, azione e fantascienza, con l’aggiunta di qualche emozione e  intrigo politico, senza che il tutto risulti particolarmente pesante. Al contempo, però, non aspettatevi che sia il film del secolo. Intanto io me ne resto in attesa del secondo capito della serie, in uscita nel 2015, sperando che la storia possa mantere degli standard buoni come il primo titolo.

Voi che ne dite? Qualcuno ha visto Divergent? Che ne pensate di questo genere?

A presto

– Iya&Ceres –

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