Sakai-ichi Hatsukoi – Un altro luccicante yaoi!

Sekai-ichi Hatsukoi è un anime yaoi, tratto dall’omonimo fumetto di Shungiku Nakamura e composto di due serie, ognuna di 12 episodi. Più volte durante la storia i personaggi verranno a contatto con quelli di Junjō Romantica (di cui ho già parlato qui), altra opera della stessa autrice, di cui ritorna anche la tipologia di divisione degli episodi: abbiamo infatti tre diverse storie che si alternano e si intrecciano per tutte le serie, portando l’attenzione sul caso di un singolo protagonista ogni volta.

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Sekai-ichi Hatsukoi significa Il miglior primo amore del mondo, e infatti ciò che gioca da conduttore in tutte le varie situazioni narrateci è il fatto che i protagonisti siano alle prese con il loro primo amore, un primo amore impegnativo, insensato, imprevedibile, impossibile (un sacco di I!), eppure incontrollabile e da batticuore. Inoltre, i protagonisti lavorano tutti, direttamente o indirettamente, per la casa editrice Marukawa, nel reparto Emerald, ovvero quello dedicato ai manga shojo.

Onodera Ritsu e Takano Masamune – Il primo amore non si dimentica mai

Due cose segnano la vita di Onodera Ritsu: il suo grande amore per le opere di narrativa, per cui ha deciso di diventare editore nella casa editrice del padre, e il più grande trauma della sua vita, la fine della relazione un suo sempai, ricordo doloroso che, a distanza di 10 anni, ancora lo tormenta. Quando Onodera, stanco che i suoi colleghi lo considerino un raccomandato, sceglie di dare una svolta alla sua vita e lavorare per la casa editrice Marukawa, finirsce però a fare la gavetta nel reparto dei shojo manga, sballottato e pressato dagli strani ritmi della Emerald. A peggiorare la situazione è poi la scoperta che Takano Masamune, il suo capo, è il realtà la sua vecchia fiamma, l’amato Saga-sempai, che ha cambiato cognome in seguito al divorzio dei genitori! Riuscirà il nostro protagonista a tenere separata la sua vita lavorativa da quella privata, costellata da molestie e infiniti equivoci con Takano? E cosa fai quando ti rendi conto che non hai ancora dimenticato il tuo primo amore?

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Chiaki  Yoshino e Hatori Yoshiyuki – Ti amo da sempre

Chiaki Yoshino è un autore di manga shojo e lavora per la Marukawa, ovviamente per reparto Emerald in cui lavorano anche Onodera e Takano. A seguire il suo lavoro, tuttavia, non è uno dei due sopracitati protagonisti, ma Hatori Yoshiyuki, suo amico di infanzia. Hatori non solo si occupa di pressare Chiaki per fargli rispettare le scadenze, ma protegge il suo anonimato (dato che il mangaka lavora sotto pseudonimo femminile), cucina per lui e si assicura che il suo amico abbia sempre tutto ciò di cui ha bisogno. Lo protegge e lo cura a 360° da sempre. Ma con il passare del tempo Hatori si stanca di tenere segreti i suoi sentimenti e si dichiara a Chiaki. A complicare le cose subentra poi Yuu, amico e collaboratore di Chiaki, che evidentemente non ha a genio Hatori, suo rivale in amore. Chi sceglierà Chiaki?

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Shōta Kisa e Yukina Kō – Non è mai troppo tardi per innamorarsi

Shōta Kisa, altro editore della Emerald, ha trent’anni e da sempre ama gli shojo ed è attratto dagli uomini di bell’aspetto. Passando per caso in una libreria per fare acquisti, si invaghisce del commesso del reparto shojo, Kō Yukina, che non solo è un bellissimo ragazzo, ma è anche un soggetto molto espansivo e capace di far colpo su tutte le ragazze del negozio per convincerle a comprare la merce. Conscio di non avere possibilità e oppresso ulteriormente da pensieri negativi legati alla sua età e alle sue capacità lavorative, Shōta si limita a guardare il suo principe dal bellissimo viso, fin quando succede l’impossibile e, durante un incontro casuale, Yukina lo bacia. Come ci si deve comportare quando a trent’anni ti ritrovi davanti alla prima cotta, ad affrontare sentimenti mai provati prima?

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Episodio speciale: il caso di Isaka Ryūichirō – Mi prenderò cura di te

Durante la seconda stagione, nello specifico nell’episodio 6, si tratta anche di un “caso extra“, ovvero dell’amore di uno dei protagonisti secondari dell’opera, Isaka Ryūichirō, presente anche in Junjō Romantica.

Isaka è un viziatissimo figlio di papà, un ragazzino che ha tutto e ama essere coccolato. La sua vita cambia (interiormente, perchè all’esterno sembra sempre il solito bambino capriccioso) quando in casa sua inizia a lavorare un uomo di servizio, il cui figlio, Asahina Kaoru, ha più o meno la sua età. Isaka, sapendo le difficoltà che questo ha dovuto affrontare, decide di proteggerlo e finisce per innamorarsene, anche se è convinto che Asahina abbia occhi solo per il suo padrone, ovvero suo padre. Come evolverà questa strana situazione?

Commenti

Sekai-ichi Hatsukoi presenta, inevitabilmente, tutti quelli che sono i clichès di questa tipologia di anime. Come in ogni yaoi che si rispetti, ci sono innumerevoli casi a stretto contatto tra loro, un sacco di tentativi di stupro e molestie da parte dei seme (ovvero gli elementi dominanti), gli uke (ovvero i passivi) che sono caratterizzati in modo tale da sembrare più donne che uomini e i classici triangoli amorosi, alimentati dall’inevitabile marea di consueti equivoci (che però si ritrovano anche negli shojo classici!) dovuti, appunto, al fatto che gli uke sono delle “donne isteriche” mentre i seme tendono a ripetere le cose all’infinito usando sempre le stesse parole, così da non ottenere mai una completa risoluzione del problema. rabbit_from_sekai_ichi_hatsukoi_by_mayuriko98-d51ymgg

Inoltre, in questo anime, ritroveremo ricorrentemente anche:
lattine di birra che volano su tutti i pavimenti e immancabilmente gente che tenta il tutto per tutto da ubriaco o con l’altro ubriaco
scenate di gelosia per tutto (veramente per tutto, ancora di più degli standard shojo-yaoi!)
maschi ancora più luccicosi e brillanti che negli shojo, con atmosfere piene di fiorellini, cuoricini, merletti e cose pucciose senza limiti e confini (addirittura più del pluricitato Junjō Romantica, già saturo di colori e peluches ovunque!)

La caratterizzazione dei personaggi, che sono sempre, ovviamente, esagerati e discretamente ripetitivi nei dialoghi, non mi è dispiaciuta affatto. Per quanto siano comunque soggetti con pregi e difetti, molte delle emozioni e dei dubbi rappresentati dagli uke (che come al solito sono quelli attorno ai quali ruota la trama, soprattutto visto che lo yaoi è tendenzialmente diretto ad un pubblico di ragazze) sono comunque reali e interessanti. Un esempio è rappresentato ovviamente da Onodera, la cui storia funge da punto di partenza e di arrivo dell’intera serie: il ragazzo ha talento e vuole farsi vedere per quello che è, senza che la fama del padre lo metta in ombra o lo faccia passare per un raccomandato incapace di svolgere al meglio il proprio lavoro. E’ un personaggio che si impegna e da’ tutto se stesso in quello che fa, anche quando la sua vita sentimentale cerca di sormontarlo, mantenendo – quasi sempre – la concentrazione su quelli che sono i suoi obiettivi. Allo stesso modo ho trovato interessante il personaggio di Shōta, trentenne che, nonostante ami il suo lavoro, è conscio del fatto che ci sono persone molto più capaci di lui, in primis il suo stesso capo, Takano, che è anche più giovane di lui. Shōta è inoltre un sognatore, che vorrebbe trovare l’amore ma al contempo teme che questo non esista davvero, e finisce per dedicarsi a storie inizialmente interessanti ma poco impegnative, legate più che altro all’attrazione fisica verso altri ragazzi, che presto si esauriscono senza averlo effettivamente soddisfatto. E’ proprio per la sua rassegnazione all’inevitabile solitudine e incapacità di amare che Shōta andrà in panico quando si ritroverà a cadere ai piedi di Yukina, perchè iniziarà veramente a temere di perdere il fantomatico amore che aspetta da tutta la vita. Paragonati a questi due protagonisti, ho trovato molto più insapore il personaggio di Chiaki, un mangaka talentuoso che è in realtà un bambino e di cui Hatori, più che un compagno, sembra la mamma. Lo stesso discorso è riconducibile al caso di Isaka, che tuttavia occupa un solo episodio e non è ulteriormente approfondito. Ad ogni modo, intrecci su intrecci, anche le loro storie finiranno per fondersi nel grande contesto “primo amore” e non credo che vadano a turbare l’equilibrio dell’anime in generale.

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I nostri cari e femminilissimi uke, da sinistra Chiaki, Onodera e Shōta…

I seme sono discretamente caratterizzati, anche se al solito sembrano sempre troppo innamorati e perfetti: Takano ripete all’infinito che ama Onodera senza cedere per un secondo ai suoi comportamenti ambigui, tentando avance di ogni tipo, in ogni modo, in ogni luogo, senza chiedersi minimamente se sta attuando o meno delle molestie sessuali; Hatori, il compagno che tutti vorrebbero, sgobba giorno dopo giorno senza sosta per coccolare il suo amato; Yukina, pur essendo inizialmente etero, si chiude senza indugi su Shōta, diventando più bello e luminoso che mai e portando pazienza in maniera razionale neanche passasse la vita a fare meditazione e, infine, Asahina segue Isaka e lo serve con una fedeltà e un rispetto che lo fanno sembrare quasi più un cane che una persona. Amore al 100%, pazienza massima, fedeltà assoluta… se non fosse per qualche bacio forzato qua e là e qualche immobilizzazione al muro o sull’immancabile divano non sembrerebbero quasi situazioni possibili (non che, effettivamente questi fattori le rendano più probabili…). Devo però ammettere che, se al fianco di personaggi tanto fragili e insicuri come gli uke in questione non si fossero dei seme altrettanto decisi, non ci sarebbero state storie da raccontare, per cui chiudiamo un occhio sui clichè e andiamo avanti!

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… e i tre rispettivi super-uomini, da sinistra Hatori, Takano e Yukina.

I disegni, ovviamente, rispecchiano lo stile di questa autrice, per cui sono particolari e nel complesso buoni, anche se, ogni tanto, le proporzioni sembrano un po’ sballate e l’animazione non è sempre naturale e fluida. Le ambientazioni sono curate, dettaglio che si denota soprattutto guardando lo studio della Emerald, sempre pieno di libri, fiori, peluches e caos ovunque.
Le sigle sono molto piacevoli, soprattutto le due di apertura, sempre molto colorate, movimentate e sprizzanti energia e amore in ogni direzione. Ve le posto qui sotto, così da darvi ulteriormente conferma di quanto detto finora e per farvi meglio capire il genere in questione:

 

Non ho idea di come funzioni esattamente il lavoro di editing di manga, ma le spiegazioni fornite durante l’anime lo fanno sembrare veramente appassionante e estremamente stressante, il che dà ulteriormente credito alla questione dei cicli lavorativi al reparto Emerald, che mi fanno sorridere perchè ricordano uno studente universitario sempre più vicino alla data dell’esame!

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Riassumendo: posso dire che quest’opera mi sia piaciuta, perchè, nonostante i suoi ritmi siano meno coinvolgenti di quelli visti in Junjō Romantica e le trame evolvano relativamente poco, le storie non sono totalmente assurde e i personaggi messi in campo hanno diverse sfaccettature del carattere in cui rispecchiarsi o comunque in grado di richiamare l’attenzione. La rappresentazione dei rapporti tra i ragazzi è ancora meno spinta che in altri titoli (praticamente non si vede mai nulla), il che lo rende un anime potenzialmente adatto anche a chi non ama eccessivamente il genere yaoi (anche se uno che non ama il genere dubito che sceglierà mai di dedicarsi a questo tipo di storie). Per gli amanti del genere, invece, ci tengo nuovamente a sottolineare il concetto: c’è tanto amore, ma per lo più platonico, e poca fisicità diretta, per cui, se volete qualcosa di più “focoso”, mi dispiace, ma dovrete cercarlo altrove (per esempio nell’omonimo manga, che come sempre è molto più esplicito!).

Voi che ne pensate? Avete già visto Sekai-ichi Hatsukoi o questo genere non fa per voi?

A presto,

– Iya&Ceres –

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3 Risposte a “Sakai-ichi Hatsukoi – Un altro luccicante yaoi!”

    1. In realtà vista la quantità di film e manga che recensisci direi che non sei messa tanto male! ^^ Vedrai che prima o poi troverai quella spinta giusta, che denominerò casualmente “spinta da yaoi”, per vedere anche quello! 😉

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