Upside Down – Problemi di gravità

Giusto ieri ho avuto modo di vedere uno dei film più pubblicizzati dell’anno: Uspide Down.
Dato che la storia mi era sembrata particolare ma non entusiasmante, ho aspettato l’uscita del film a noleggio e me lo sono vista tranquillamente sdraiata sul divano di casa. E indubbiamente, con il senno di poi, ho fatto bene… Perchè, nonostante le belle immagini e gli ambienti suggestivi, questa storia ha ben poco da offrire. Ma andiamo con ordine:

Upside Down, per chi non lo sapesse, parla di due pianeti vicini tanto da sfiorarsi, ma ognuno con la propria gravità. Il mondo di sotto è povero e la gente patisce la fame, mentre il mondo di sopra, ricco e tecnologico, sfrutta l’altro per le risorse e gli rivende l’energia a prezzi che non può permettersi. Un classico.
Ovviamente, in un mondo buio c’è sempre chi cerca la luce, ed è questo il caso di Adam, il protagonista (e voce narrante) di questa storia, un orfano che per ricercare l’ingrediente segreto delle frittelle volanti della zia (non sto scherzando, sono davvero frittelle volanti!) si spinge sempre su uno dei monti più alti del suo mondo, vicinissimo ad una delle cime del mondo di sopra. E’ qui che un giovane Adam incontra per la prima volta Eden. Solo che lei è dell’altra parte.
Tra i due nasce prima un’amicizia, poi, con gli anni, un amore. Ma i due mondi non possono incontrarsi e le persone non possono avere contatti, così, quando i due vengono scoperti, Adam viene catturato e separato dalla zia (unica parente rimastagli, ma con cui – non ho capito perchè – non può vivere), mentre Eden ha un grave incidente.
A questo punto si ha un balzo di 10 anni e ci ritroviamo un Adam, ormai adulto, che si adopera per cercare di scoprire e utilizzare le proprietà della polvere rosa prodotta dalle api dei due mondi (la stessa usata dalla zia per le famose frittelle). Questa, infatti, sembra riuscire, in parte, a combattere le due diverse gravità. Il ragazzo, per via di un programma televisivo, scopre che la sua amata è ancora viva e quindi, ovviamente, inizia ad escogitare il modo di rincontrarla.
E poi… il resto non ve lo dico, perchè se mi spingessi oltre vi spoilererei tutto.

Di base la storia non è male. Per lo meno sembrerebbe innovativa. Il problema è che, a mio parere, i tempi sono stati proprio sfruttati male. Tutta la prima parte del film ruota intorno ad Adam e i suoi tentativi di incontrare lei, con rispettivi progressi e fughe. [DA QUI SPOILER] Poi, tutto in una volta lei recupera le memoria, lui viene beccato, fugge, torna nel mondo di sotto, si rivedono, si fanno beccare un’altra volta, l’amico intelligente di lui in 30 secondi scopre come usare la polvere rosa e aiuta Eden ad andare nel mondo di sotto e, a questo punto, scopriamo che lei potrà rimanere per sempre nel mondo di sotto perchè è in cinta di due gemelli (concepimento che probabilmente è avvenuto mentre i due volteggiavano in stile “pollo allo spiedo“). O_________O’ [FINE SPOILER]
Ora, io non ho mai capito un cavolo di fisica, ma praticamente tutto ciò che avviene da metà film in poi o non ha senso o comunque è legato a fattori che non vengono spiegati, per cui il tanto atteso happy ending risulta piuttosto campato in aria! Forse (voglio sperare che non sia un effetto voluto) se avessero cercato di accorciare la prima parte e avessero lasciato qualche minuto in più per le spiegazioni, sarebbe stato meglio.

Alla fine, tutto ciò che rimane al film, è l’effetto  provocato dai due diversi mondi opposti, che è piuttosto particolare: vedi la gente sul soffitto, bevi drink al contrario, la pioggia al confine fa un po’ come gli pare, le frittelle volano (si, mi sono piaciute parecchio le frittelle). Ma, onestamente, non c’ho trovato nulla di più. Certo, Adam e Eden sono teneri, ma ci sono molte storie d’amore che parlano di diversità, di superare i limiti e i preconcetti, e questa non è tra le migliori.

Ecco a voi la famosa scena della frittella volante.

Non ho altro da aggiungere: fatemi sapere se anche voi la pensate come me o se, al contrario, il film vi è piaciuto.

– Iya&Ceres –

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2 Risposte a “Upside Down – Problemi di gravità”

  1. Ho visto il trailer al cinema (ero andata a vedere non so più quale film d’azione che piacciono tanto alla Dolce metà e che a me annoiano a morte) e già lì si notava che le leggi della fisica erano maltrattate in modi che la Convenzione di Ginevra non permette! L’ho lasciato allegramente perdere ;-P

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