Pitch Perfect – Canti a cappella e vita universitaria

Finito il fitto periodo del meme “30 giorni di… Reloaded”, ecco che torno alla mia normale produzione di post (che sicuramente sarà meno densa! XD).
Comincio subito parlandovi di uno dei film citati anche nel suddetto meme (nel giorno dedicato ai “titoli che ti prendono in questo periodo“) e che mi ha davvero mandato fuori di testa! Ecco a voi, quindi, ladies and gentlemen, PITCH PERFECT!

Premetto che mi sono innamorata di questa storia al punto tale che non riesco ad addormentarmi se non mi sono vista almeno due o tre delle scene principali.

Introduciamo la trama

Pitch Perfect, film del 2012 (nei cinema italiani solo da giugno 2013, con il nome di Voices -> ancora non ho capito perchè sia stato tradotto un nome inglese per dargliene uno diverso, ma sempre in inglese!) racconta le sfide, gli incontri e gli scontri tra i due gruppi di canto a cappella della Bardem University: le Bellas (gruppo interamente femminile) e i Ritmonelli (originariamente chiamati Treblemakers, gruppo totalmente maschile).

Protagonista principale della storia è Beca (Anna Kendrick), ragazza piuttosto alternativa con un grande talento musicale, che spera di poter lasciare l’università (alla quale si è iscritta solo per accontentare il padre) per poter andare a Los Angeles e realizzare il suo sogno di produrre la propria musica. Inizialmente disinteressata alle attività dei club universitari, Beca cambia idea quando il padre le chiede di impegnarsi in qualcosa, promettendole di assecondare il suo desiderio di indipendenza qualora, a distanza di un anno, lei non sia soddisfatta della vita universitaria. Beca fa quindi il provino per entrare nelle Bellas, anche se realmente poco interessata alle imprese del gruppo, e riesce, ovviamente, ad essere reclutata.

Contemporaneamente Jesse (Skylar Astin), matricola altrettanto appassionata alla musica ma con uno spirito totalmente diverso dalla  protagonista, conosce Beca allo stage della radio universitaria e inizia a corteggiarla. Ovviamente fa anche il provino per entrare nei gruppi a cappella e, giustamente, riesce a rientrare nei Ritmonelli.
Il fatto di appartenere a due gruppi rivali, come al solito, creerà qualche problema ai due protagonisti, anche se la cosa non è dovuta tanto ai gruppi in sè, quanto ad Aubrey Posen (interpretata da Anna Camp), capitano del gruppo a cappella femminile e ossessionata dalla rivincita e dal controllo. E’ lei a vietare ogni contatto intimo tra le sue ragazze e gli avversari, causando ulteriore tensione all’interno di un gruppo già abbastanza stressato.

Punti a favore

Che ve lo dico a fare?!? Uno dei punti a favore è sicuramente la musica!
Sono molto belle sia le canzoni usate come musica di sottofondo (es: Keep Your Head Up di Andy Grammer, Starships di Nicki Minaj e altre, a cui vanno ad aggiungersi i mesh-up creati da Beca) sia le varie interpretazioni a cappella dei gruppi. Alcune di queste cover, come Party In The USA e I’ve Got The Magic In Me, sono addirittura migliori (a mio parere) delle versioni originali.

Inoltre, devo dire che le fusioni tra diverse canzoni e i vari cori e contro-canti danno sempre quel tocco in più anche alle canzoni già belle! ^^

Altro indiscusso lato positivo di questo film è la sottile comicità, dovuta all’insieme di battute, situazioni e personaggi comici: insomma, ci esce sempre un sorrisino! Certo, ci sono anche delle battute vere e proprie, ma ho apprezzato parecchio l’umorismo meno evidente, dato, ad esempio, dalle risposte acide di Beca, dai tentativi di far colpo di Jesse, dalla forte personalità di Ciccia Amy, dai problemi “psicosomatici” di Aubrey, dalla schiettezza di Chloe (per non parlare di tutte le sue velate frecciatine sul fare musica “con quello che esce dalla bocca”), dall’ossessione per il sesso di Stacie, dalle “silenti” affermazioni di Lilly, dal comportamento di Donald (vedi il fatto che rappa mentre guida), dal modo di fare teatrale di Tommy (il ragazzo che si occupa delle audizioni) o dallo scambio di battute tra i due commentatori delle gare universitarie di canto a cappella, Gail e John. Il tutto si mescola alla perfezione, creando un clima piuttosto leggero che rende particolarmente godibile la storia.

Punti a sfavore

Una cosa c’è da dirla: questo film non brilla per la sua innovatività nè per il finale a sorpresa. Andrà tutto esattamente come avete previsto dai primi 5 minuti di film (e questo darebbe fastidio anche a Beca, che non guarda i film per via dei loro finali prevedibili)!
Rimane, però, una storia simpatica, indubbiamente “ritmata”, che parla di amicizia e sogni all’università, e ha di sicuro una nota dolce per quanto riguarda la conclusione. Il tutto in un contesto di vita quotidiana non eccessivamente esagerato o inverosimile. Niente di più e niente di meno.

Vi posto anche il trailer, giusto per farvi capire di cosa parlo:

A me è piaciuto tantissimo, tanto che sto sperando in un seguito (che, pare, sia stato confermato… speriamo bene), ma si sa, il mondo è pieno di gente di ogni tipo e sicuramente con gusti anche molto diversi! Quindi, se vi capita di vederlo, fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto

– Iya&Ceres –

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