O.S.I.

Se c’è una cosa che mi colpisce della società d’oggi, in maniera piacevole quanto un mattone in piena faccia, è un modo di fare molto diffuso che non solo non comprendo, ma faccio anche fatica a mandar giù. Io lo definirei O.S.I. (Ostentata Superiorità Immotivata, dove immotivata significa sia inutile sia irreale, falsa, senza motivo d’esistere).

picasso
Dite che potrebbe assomigliarmi?

Non so se vi è mai successo di avere a che fare con persone che vi guardano come se foste usciti da un quadro di Picasso, o ridono alle vostre spalle per come vestite, parlate, o passate le giornate.

Onestamente, non ho mai capito cosa passi loro per la testa! Su che base si credono migliori? E si considerano così perfette da poter giudicare tutto ciò che le circonda?? Non hanno difetti, loro??? E soprattutto: perchè cavolo lo fanno?!?

Ovviamente, con queste persone c’è solo una tattica da usare: IGNORARLE.
Innanzitutto perchè non vale la pena di rovinarsi la giornata per persone che sono solo capaci di vedere il pelo nel tuo uovo, quando potrebbero benissimo occuparsi del loro pollaio (spero di aver reso l’idea del “bue che dice cornuto all’asino“).
Secondo, poi, dando spago a queste persone si finisce solo per peggiorare la situazione: è evidente che cercano di mettersi in mostra, quindi, facendole rientrare nella parte del mondo che per voi esiste, finireste solo per fare il loro gioco. E magari troverebbero nuovi spunti per stuzzicarvi o per dir male di voi. Purtroppo se uno è s*****o, lo è e basta! Nessuna cosa che farete farà smettere quella persona di consumare yogurt scaduti! E dubito che potreste dargli abbastanza corda da convincerla ad impiccarcisi, quindi risparmiate tempo ed energie.
(Ovviamente sto cercando di sdrammatizzare, lasciate perdere corde, spaghi, yogurt  e simili).

Infine, persone così, che puntano sempre il dito verso il prossimo, sono di solito insicure di sè all’inverosimile, e cercano di sentirsi più forti, migliori, meno insignificanti, colpendo gli altri. Ma niente di tutto ciò potrà mai, veramente, farle stare bene. Quindi potete solo aver pietà di loro e della misera situazione in cui si trovano.

Si, certo, siete voi le più belle del reame!

Tralasciando ora quella parte del mondo che abbiamo deciso di dimenticare, parlerei del caso peggiore di O.S.I, ovvero quella che colpisce i tuoi amici o le persone a cui vuoi bene.

Sarà successo anche a voi di avere un amico che cerca sempre di mettersi in mostra, o una persona a cui volete bene che non si fida dei vostri consigli perchè si crede in una “situazione migliore“. Come si fa in questi casi?

Il motivo che spinge queste persone ad agire in maniera talvolta fastidiosa è più o meno lo stesso che spinge “il pollaio” sopracitato: magari si sentono sole, perse, vuote, vorrebbero essere ascoltate, capite, essere migliori, speciali. E per farlo, inconsciamente, non ascoltano quello che voi avete da dire, vi fraintendono e si finisce anche per discutere.
Come agire in queste situazioni? Se da un lato la causa è la stessa, la soluzione è simile ma totalmente opposta.
L’unica cosa che potete fare è ESSERCI, ascoltare e cercare di ingoiare ogni amara pillola di acidità altrui, sperando che quella persona possa, passato il momento di smarrimento, tornare cosciente delle proprie azioni o possa trovare, nella vostra amicizia, uno stimolo per migliorare davvero, senza aver bisogno di mettersi in luce per vie traverse.

Non è mai facile, io per prima lo sto sperimentando sulla mia pelle, ma talvolta è l’unica cosa che si può fare per le persone a cui si tiene veramente. Ovvio che se non c’è un rapporto reale di fiducia e d’amicizia, prima o poi finirete per odiare comunque quella persona. Ma finchè potete, perseverate. Chè spesso, quello di cui necessitano gli altri è lo stesso calore di cui abbiamo bisogno noi, e che il tempo passi. E quando sarà trascorso l’infinito tempo necessario per questa “guarigione” vedrete che vi ritroverete tra le mani un rapporto più forte, e sano, di quello che credevate.

-Iya&Ceres-

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