Deadpool VS Lo chiamavano Jeeg Robot: due “antieroi” a confronto

Di recente sono riuscita a recuperare due grandi titoli, usciti nelle sale a inizi 2016, che purtroppo avevo miseramente perso per via dei vari impegni e imprevisti. Sto ovviamente parlando, come avrete capito, di Deadpool e Lo chiamavano Jeeg Robot.

A caratterizzare le due pellicole (motivo per il quale i due titoli sono finiti, insieme, in questo post) è la presenza di protagonisti, dotati di super poteri, ma che si distaccano decisamente dalla classica immagine dell’eroe tipo: entrambi hanno un passato da criminali ed entrambi, acquisiti i superpoteri, ne fanno un uso prettamente egoistico e volto alla realizzazione dei propri fini.

DPvsJR

Attenzione! Nonostante trattino di supereroi-antieroi, i due film di cui vado a parlarvi sono molto diversi tra loro e sicuramente potrebbero interessare fette di pubblico diverse. Il piccolo paragone fatto alla fine, inoltre, non va visto come una considerazione generica SULLE DUE OPERE, ma come un commento PERSONALISSIMO in cui confronto i soli PROTAGONISTI per spiegarvi il perchè uno mi sia piaciuto più dell’altro!

Deadpool

Film del 2016, è un titolo Marvel e rientra nel “mondo” degli X-man (a cui si fa riferimento più volte). E’ sicuramente un titolo ricco di azione e, seppur parlando di superpoteri, ha ben poco il sapore di un’opera supereroistica, un po’ perchè Deadpool è un personaggio che non si preoccupa di spargere mari di sangue, un po’ perchè lui stesso comunica con il pubblico e scherza sulle situazioni e sugli altri personaggi presentati.

Deadpool locandina

Trama

Wade Wilson, è un mercenario che si guadagna da vivere “picchiando gente più cattiva di lui”. Un giorno conosce, in un locale per mercenari, Vanessa e se ne innamora. Tra i due strani personaggi scoppia la scintilla e, in breve tempo, i due si mettono insieme, vanno a vivere insieme e decidono di sposarsi. Ma proprio sul più bello, al fortissimo Wade viene diagnosticato un tumore terminale. Per evitare che Vanessa abbia solo tristi ricordi legati all’ultimo periodo della sua vita, Wade fugge di nascosto e, privo di altre speranze, accetta di sottoporsi a degli esperimenti scientifici, per ottenere dei poteri in grado di sconfiggere il cancro. Dopo immense sofferenze, praticamente delle torture, Wade esce rinforzato da quest’orribile esperienza, ma anche estremamente sfigurato e decide quindi di vendicarsi di coloro che l’hanno crudelmente usato come cavia. Indossa così le rosse vesti di Deadpool, super-“eroe” in cerca del suo acerrimo nemico, Francis, dal quale spera di ottenere informazioni utili per tornare esteticamente normale.

Commento

Deadpool è un film (perdonatemi il termine) cazzone, su un personaggio entremamente cazzone! Punto. Ci sono tante scene d’azione esasperate in stile americano, tante battute sarcastiche, tante botte, parolacce e violenza gratuita.
Per questo motivo è un titolo che può piacere molto come può non piacere affatto.
Personalmente ho trovato che, se si è consci di cosa si sta guardando e del fatto che Deadpool tutto deve trasmettere tranne i grandi valori del vero eroe, il film sia divertente e godibile. Se si è consapevoli che il protagonista è irriverente, senza contegno e armato fino ai denti di black humor, sicuramente Deadpool è in grado di intrattenere lo spettatore e, in certi momenti, persino quasi intenerirlo per i suoi lati deboli e per i suoi sentimenti (ho detto quasi!).

“Voi ragazze penserete: < il mio ragazzo diceva che era un film sui supereroi, ma quello vestito di rosso ha appena infilzato quel bestione come un fottuto kebab!>. Potrò anche essere super, eh, ma di certo non sono un eroe! Comunque, tecnicamente questo è omicidio, ma molte storie d’amore iniziano con un omicidio e questa è proprio una storia d’amore. Ma per gustarcela a pieno dobbiamo tornare a prima che mi strizzassi le chiappe in questa tuta di spandex rosso!”

Deadpool,
prima del flashback che ci mostra l’inizio della sua storia.

Forse non sarà il titolo migliore dell’anno, ma per gli amanti dell’azione, che non temono di vedere macchiata e ribaltata l’immagine dell’eroe tipo, questo potrebbe essere un film da prendere in considerazione!

Lo chiamavano Jeeg Robot

Sempre uscito nel 2016, Lo chiamavano Jeeg Robot è un titolo molto particolare, se non altro date le sue origini italiane! Per la prima volta (o per lo meno, per quello che ne so io), sul grande schermo è arrivato un film sui supereroi, dall’ispirazione straniera ma decisamente made in Italy.

JEEG locandina

Trama

Enzo è un uomo che si guadagna da vivere rubando. Per fuggire dalla polizia, un giorno, è costretto a lanciarsi nel fiume Tevere, dove va a sbattere contro dei lattoni contenenti un liquido sconosciuto. Quando finalmente riesce a tornare a casa, Enzo manifesta un estremo malessere, che tuttavia sembra scomparire il giorno successivo. Torna così alla sua squallida routine e al suo giro di malavita, ma la sua ultima impresa non va come dovrebbe. Enzo sopravvive grazie al suoi superpoteri, ma si ritrova in una serie di situazioni che non avrebbe mai potuto prevedere…

Commento

Sono rimasta veramente soddisfatta di questo film. E per una volta sono fiera che si sia raggiunto un così buon livello con un titolo italiano! Certo, non me ne intendo di regia e qualità della pellicola, quindi non posso fare un paragone reale a livello tecnico, ma sicuramente posso parlare di quello che il titolo mi ha trasmesso e dei motivi per cui mi è piaciuto.

Lo chiamavano Jeeg Robot è sicuramente un film d’azione, con un’ambientazione nostrana, una trama buona, anche se semplice, ma soprattutto con dei personaggi molto molto particolari, che esulano dai normali schemi di questo genere.
Il primo ad essere diverso dai normali supereroi è Enzo, il protagonista, che non brilla nè per capacità fisiche nè per intelligenza e sicuramente non è votato alla giustizia. E’ un uomo impacciato, dalla vita triste e scadente. Tutto ci si aspetterebbe da lui, tranne che fosse un eroe e per molto tempo, infatti, questo non è il suo ruolo. A indirizzarlo sulla “retta via” è Alessia, la sua donna, anche lei, sicuramente, ben lontana dai canoni di ogni altra partner normalmente affiancata a un supereroe. Poi c’è il cattivo della storia, Fabio, un uomo viscido, calcolatore, che per i suoi interessi calpesterebbe o farebbe fuore chiunque, anche gli amici. Perchè lui cerca la fama e la fortuna e per averle non guarderebbe in faccia a nessuno. Intorno a loro, tanti altri personaggi e comparse contribuiscono a descrivere un ambiente degradante, che fà da palco alla nascita di un eroe.

Lo chiamavano Jeeg Robot è in grado di tenere lo spettatore con gli occhi appiccicati allo schermo, in attesa di vedere quale strada sceglierà il protagonista e nella speranza dell’happy ending. Seppur non particolarmente ricco di colpi di scena degni di nota, è decisamente un titolo valido e piacevole.

Se non lo avete ancora visto, vi consiglio caldamente di dargli una chance, se non altro per apprezzare quello che è in grado di fare uno staff italiano quando decide di regalare qualcosa di nuovo al pubblico!

Deadpool VS Enzo

Se dovessero chiedermi quale dei due supereroi ho preferito, probabilmente sceglierei Enzo e questo, ovviamente, non ha nulla a che vedere con il film in sè, data la tipologia di intrattenimento molto diversa che i due forniscono: il primo è sicuramente più volgare ma più leggero, mentre il secondo non regala scene d’azione ultra-complesse che tolgono il fiato, ma ha un background decisamente più serio e profondo.
Tornando ai protagonisti, Deadpool è fantastico, mi ha fatto sbellicare dalle risate e sicuramente, dati i suoi poteri da mutante, sarebbe ben più forte dell’italianissimo Enzo, ma a livello di personalità e di crescita all’interno del film, devo dire che Enzo è stato quello che è uscito effettivamente come un eroe dal suo titolo. Entrambi subiscono un cambiamento, ma mentre Deadpool cambia nell’aspetto, Enzo, il nostrano Jeeg Robot, è quello che veramente subisce una metamorfosi, non fisica, ma di valore, passando da antieroe a eroe.
E credo che sia proprio per questo aspetto che Lo chiamavano Jeeg Robot mi ha lasciato, alla fine, un sapore più dolce in bocca, rimanendomi un po’ più nel cuore.

Spero di avervi fornito qualche spunto utile o semplicemente un ulteriore opinione su questi due titoli. Se li avete visti, fatemi sapere cosa ne pensate: li avete apprezzati o non vi sono piaciuti? Ce n’è uno che vi è piaciuto più dell’altro?

A presto,

Iya&Ceres

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2 Risposte a “Deadpool VS Lo chiamavano Jeeg Robot: due “antieroi” a confronto”

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