THE AVENGERS 2 – AGE OF ULTRON

La settimana scorsa, per la seconda volta, sono andata al cinema a vedere un film che aspettavo da tempo: anche se il trailer non mi aveva particolarmente entusiasmato, ho amato così tanto il primo Avengers (e gran parte delle opere Marvel più recenti) che non mi sarei mai lasciata scappare la possibilità di godermelo sul grande schermo. Mi è piaciuto? Beh… prima di arrivare alla risposta, temo vi farò annoiare un po’…

ATTENZIONE: questo post potrebbe essere fonte di spoiler!
Vorrei inoltre ricordare che la mia conoscenza dell’universo Marvel si limita al lato cinematografico e non ho mai, in alcun modo, avuto contatti con il fumetto. Per cui, si, sono una profana!

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LA TRAMA

Gli Avengers sono riuniti per recuperare il famoso bastone di Loki (presentatoci già nel capitolo precedente), finito nelle mani dell’Hydra, che lo sta utilizzando per dei loschi esperimenti. Portata a termine la missione, prima che Thor riporti l’arma su Asgard, a Stark e Banner è concesso di studiare in maniera approfondita l’oggetto. I due si rendono conto che la gemma al suo interno può essere la chiave per un loro rivoluzionario e utopico progetto per la protezione del mondo, la creazione di Ultron, ma gli studi non procedono e al termine dei pochi giorni a loro concessi, i due scienziati non sono giunti neanche lontanamente vicini ai risultati che speravano… fin quando, a loro insaputa, Ultron nasce e manifesta la sua volontà di salvare il mondo. E per farlo, l’unica via possibile, ai suoi occhi, è l’eliminazione degli Avangers stessi e l’evoluzione della razza umana.

I PERSONAGGI

Non so bene da dove iniziare a parlare di questo secondo capito. Forse dovrei premettere che, pur essendo lo stampo del film molto simile al suo precedente, l’aria che si respira si discosta discretamente dall’altro. I nostri cari Avengers, infatti, saranno impegnati ad evolvere, a trovare risposte e soluzioni, a fronteggiare spettri del passato, oltre che a combattere, ovviamente, il nemico di turno. La mia impressione, infatti, è che questo capitolo abbia tentato di evidenziare i diversi protagonisti non solo come gruppo, ma come singoli individui, cercando di farci vedere un po’ più a fondo gli angoli oscuri di ognuno di loro.

StarkStark, dopo gli eventi di New York, ha un solo pensiero fisso: trovare il modo di proteggere la terra dai possibili attacchi provenienti dal vasto universo [vedi il primo Avengers e Iron Man 3]. Ai suoi occhi è solo questione di tempo prima che qualche nuova creatura tenti di mettere le mani sull’indifeso pianeta e si sente responsabile del destino del mondo e di tutti i suoi amici. E’ per questo che Iron Man vuole giocarsi il tutto e per tutto per creare “uno scudo a difesa del mondo”. Ma anche se il suo modo di agire è comprensibile, il suo muoversi in solitaria, alle spalle del gruppo, sarà (di nuovo) la prima crepa nell’unione del gruppo.

Stark : “Come pensi di affrontare il nemico?”
Capitan America: “Insieme”
Stark: “Perderemo”
Capitan America: “Allora faremo anche quello insieme”

 

capitan americaIn totale opposizione al personaggio di Stark abbiamo nuovamente – e in maniera ancora più marcata – il nostro soldato perfetto, Capitan America, che in questo capito appare rigido e ancorato al passato. Steve Rogers, infatti, è un uomo d’azione, che cerca di mantenere l’unione nel gruppo, ma non si pone preventivamente un problema per lui ancora così lontano. E’ il cuore degli Avengers, quello che coordina e incoraggia, ma rischia di perdere di vista il problema perché ancora non interamente integrato nel “nuovo mondo”.

“Sono saturo del nuovo!”

Capitan America

ThorRitroviamo inevitabilmente anche Thor, la nostra bella divinità che… è un po’ la causa e la soluzione di tutto. I problemi per la terra sono infatti iniziati con il suo arrivo, che ha portato l’attenzione dell’universo sul un pianeta prima ignorato, ma Thor ha anche il ruolo di concatenare la storia: non solo è importante ai fini della lotta, ma sarà lui a portare il gruppo a conoscenza delle gemme dell’universo, anello di congiunzione delle diverse opere Marvel (le abbiamo già incontrate ne I guardiani della galassia, ricordate?). Insomma, alla fine sarà lui il responsabile o della fine o dell’evoluzione dell’umanità. Vedremo cosa succederà nei prossimi capitoli…

Occhi particolarmente aperti e puntati sulla coppia RomanoffBanner, sia perché ci viene svelato qualche lugubre particolare in più della vita passata della nostra accattivante vedova nera, sia perché i nostri due protagonisti un po’ emarginati (più per volontà propria che per altro) iniziano ad aprirsi l’una all’altro, gettando la base per un legame più intimo. Anche se la paura, rispettivamente di ferirsi e di ferire, potrebbe essere ancora un grosso ostacolo alla loro storia.

hulk-blackwidow

occhi di falcoTra gli altri protagonisti principali c’è poi Clint Burton, alias Occhi di Falco, sta volta figura sicura e stabile del gruppo. E’ l’unico a non farsi confondere dal nemico e pur sentendosi, a volte, il più debole tra tanti combattenti fuori dal normale, sarà un’importante costante per i nostri eroi.

A fianco dei nostri soliti protagonisti, a colorire maggiormente questo mix di personalità già piuttosto pittoresche, ruotano poi diversi personaggi secondari, presentateci in gran parte nelle precedenti opere (come lo scienziato Erik Selvig, presente nei due capitoli di Thor; il soldato Falcon apparso nel secondo Captain America; James Rhodes, ovvero l’altra soldato con l’armatura, costante dei vari Iron Man…).Fury
Importante anche sta volta è l’immagine di Fury, che anche agendo nell’ombra mantiene motivate e accese le stelle del suo “progetto Avengers”, riportando sempre la loro attenzione sull’obiettivo principale: la protezione del mondo.

Arriva poi il cattivo di turno, Ultron, degenerazione di un progetto di difesa, creatura artificiale che ha sviluppato una troppa complessa e incontrollata intelligenza artificiale, essere carico di rabbia, che minaccia di sfociare distruggendo l’umanità. Ultron è l’instabile scudo pensato da Stark e alterna pensieri utopici sull’evoluzione della razza a comportamenti anomali e fuori controllo. Insomma, un vero e proprio pericolo per tutti, da nemici a collaboratori.

“La sostanza più versatile del pianeta e loro l’hanno usata per farci un frisbee”

Ultron, in un momento di visionaria lucidità

Avengers-Age-of-Ultron-Vision

twinsTra i personaggi di rilievo troviamo – infine – i gemelli Maximoff, Pietro e Wanda, che… praticamente sono due X-Man [sono blasfema se li definisco così?] riprodotti artificialmente dal barone Strucker (il comandante dell’Hydra che, inizialmente, sembrerebbe il villain della nostra storia). I due bei fratelli hanno una tragica storia che li porta ad odiare profondamente Stark (povero Tony, in questo film se la prendono tutti con lui) e per questo… rimbalzeranno con una facilità che ha quasi del deludente da un fronte all’altro, lavorando prima per Strucker, poi seguendo fedelmente Ultron (che ricordiamo essere un semi-robot pazzo che vuole distruggere l’umanità, ma i due ragazzi non si pongono problemi nell’affiancarlo, pur non conoscendo affatto i suoi piani) e, alla fine… lotteranno anche per “i nostri”, dando una notevole mano agli stremati combattenti.

COMMENTI

Come accennato sopra, Age of Ultron fa respirare al pubblico un’aria un po’ diversa dal primo Avengers, pur mantenendo alcune importanti costanti del genere e del marchio Marvel, quali azione e humor. Eppure questi fattori, che io personalmente amo, sono stati i punti che più ho sentito criticare

C’è chi ha criticato lo schema d’azione del film perché apparentemente ripetitivo e del tutto simile al primo capitolo.

“Prendi il primo film, togli gli alieni e metti i robot e hai Age of Ultron”

Amici di amici

Personalmente non sono d’accordo. O meglio, se vogliamo fare questo discorso, poi dovremmo applicarlo a gran parte dei prodotti Marvel o delle opere d’azione in generale! Purtroppo ci sono cliché anche in questa tipologia di film, ma non credo che questo danneggi eccessivamente la storia. Anzi, ho trovato che per tutto il film tra protagonisti e antagonisti ci sia un continuo botta a risposta, con il gioco che volge prima a favore di uno e poi dell’altro, ben più che in altre opere. E’ solo una mia impressione?
[E poi… Come fai a criticare il fatto che Hulk attacchi milioni di avversari contemporaneamente?? E’ Hulk, le caratteristiche specifiche del suo personaggio lo vogliono così!! E’ovvio che combatterà i robot come gli alieni! Ora di cosa vi lamenterete, del fatto che Occhi di Falco lanci sempre le frecce?!]

Altra critica è stata fatta alle battute sarcastiche piazzate nel mezzo dell’azione. Da una parte potrei concordare con questo punto di vista, ma se la comicità fosse totalmente fuori luogo. Invece, nei film Marvel, ci sono personaggi (come il mio amato Stark) che fanno anche sarcasmo per sdrammatizzare, per non sentire il peso della lotta, ma non è che se si trovasse [ora sto esagerando e invento TOTALMENTE una scena] un Fury morente tra le braccia si permetterebbe di far battute sul fatto che ha perso di vista il nemico! [E QUI CALERA’ IL GELO, PERDONATE LA BATTUTA VERAMENTE NON RIUSCITA! Spero comunque si sia capito cosa intendessi…]. Il sarcasmo “marvelliano” è un’importante pilastro, a mio parere, di queste opere e fintanto che continuerà a funzionare e a farmi sorridere non lo considererò mai deleterio per il pathos.

“E misericordia, attento al linguaggio!”

Stark che fa sarcasmo sul buon Rogers,
un soldato molto rigoroso anche sul linguaggio!

Sono invece, purtroppo, abbastanza d’accordo sul fatto che, usciti dalla sala, il film non lasci in corpo la stessa carica adrenalinica del suo predecessore. Potrebbe forse sembrare legato al carattere vagamente introspettivo ripetuto nei diversi momenti della storia, in cui i vari protagonisti sembrano vagare ognuno nel proprio mondo e nei propri pensieri. Di questo risente sicuramente l’immagine di gruppo compatto. Ma malgrado i punti di vista diversi e le riflessioni personali, alla fine il gruppo lotta unito ancora una volta, in maniera forse più spontanea che a New York (in cui la lotta era più un “Loki ci vuole fare fuori e ha ucciso uno dei nostri… io intanto vado, in caso ci vediamo li!”).
Quello che (mi pare) abbia squilibrato un po’ il lavoro complessivo è, invece, il tempo lasciato alle varie e numerose tematiche affrontate nel film. Per fare un esempio, c’è una scena di diversi minuti sul sollevamento del bastone di Thor a mo’ di spada nella roccia, ma alle visioni di Thor che lo guidano alla conoscenza delle gemme dell’universo e alla discussione intrapresa con Stark e Rogers su queste pietre, viene dato un peso praticamente nullo e il tutto si risolve in maniera fin troppo sbrigativa. Concordo a malincuore, quindi, con quanti hanno criticato l’utilità del capitolo in sé: effettivamente, nell’insieme, poco di nuovo ci viene mostrato e il film sembra essere un traballante ponte di congiunzione tra il primo Avengers (datato 2012) e il terzo capitolo, la cui prima parte è prevista per il 2018.

Apro invece una meravigliosa piccola parentesi sul regista che, udite udite, è ancora Joss Whedon!
[Non vi dice niente?? Beh, ma è il fantastico creatore della serie che tanto amo e con cui tanto vi ho a lungo disturbati/vi disturberò: Buffy!]
Devo dire che la regia di Whedon mi piace sempre molto e in questo film tutta la parte relativa ai sogni/incubi/visioni mi ha fatto pensare intensamente a lui per tutta la proiezione. A me questi particolari che sanno molto di lui, sono piaciuti tantissimo e non nego che hanno contribuito a farmi venire la pelle d’oca. E’ solo una mia impressione o alcune scene avevano dei toni molto lugubri? [Per esempio, quando Ultron fa la prima apparizione, simile a un fantasma, arrancando verso il gruppo, lasciando dietro di sè liquidi che ricordano il liquido amniotico come a simboleggiare il fatto che è appena nato, a voi non si è mosso niente? Perchè a me qualche brivido è venuto…]
Bellissima è anche la scena di lotta del gruppo all’interno della chiesa, molto dinamica e complessa.
Che dire… è proprio un peccato che non venga riconfermato anche per il sequel!

IN SINTESI

Age of Ultron è un capitolo estremamente di transizione e un’opera che purtroppo non ha soddisfatto le aspettative di molti, ma nonostante tutto mi sento di consigliarlo a tutti coloro che sono appassionati del genere (che tanto gli amanti della Marvel se lo saranno già visto). Io devo dire che l’ho apprezzato ma… effettivamente temo che il primo rimanga il mio preferito!

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Avete già visto quest’ultima opera Marvel? Che ne pensate?
Fatemi sapere, che ho un bisogno patologico di confrontarmi con altri pareri!

A presto,

Iya&Ceres

 

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