Con l’arrivo della primavera le giornate si allungano, gli ormoni si risvegliano e ci lasciamo tutti un po’ andare ai pensieri, ai sogni, agli amori e al tepore che ci circonda (quando il sole ce lo permette).
Ma non è sempre detto che sia caldo.
E no, non sto parlando di condizioni climatiche.
Sto parlando, come al solito, di uno stato emotivo non facile da descrivere. Sto cercando le parole per raccontare quella paura visceraleche ci prende e ci fa rabbrividire anche se siamo sdraiati a goderci il tanto atteso bel tempo.
Un brivido capace di scuotere i cuori anche quando fuori fa 40 gradi.
Parte tutto da qualcosa dal retrogusto dolce e amaro, da una qualche nota soffusa o un’ emozione sbiadita, qualcosa che rievoca momenti più caldi di un passato chissà quanto remoto o, più spesso, visioni di un futuro ben più freddo di quello che viviamo.
E ci rendiamo conto delle nostre incertezze, di quanto siamo improbabili e mutabili.
Percepiamo il cambiamento nelle cose, lo scorrere del tempo, e rabbrividiamo.
Veniamo catapultati davanti a fantasmi di paure che ci velano l’anima, anche se per un solo istante.
Perchè sappiamo che ne succedono di cose nel mondo e siamo consapevoli che non è sempre il Karma che torna indietro per ripagarci dei nostri errori. E’ solo la vita che gira a portarci di fronte a situazioni spaventose, che temiamo e vorremmo in ogni modo evitare. Ma non si può fermare la natura, e quando diventiamo consapevoli che, prima o poi, anche noi siamo destinati a cadere vittima di non si sa quale caso o destino, allora non ci resta che appellarci a tutta la nostra volontà d’essere, per cercare di ritrovare quel calore che ci anima.
Perchè, in fondo, a che serve rimanere impietritidavanti alle eventualità che ci si prospettano per il domani?! A cosa serve vivere nel dubbio e nella paura di essere infelici o di perdere tutto ciò che abbiamo di importante?
Non è facile, in questi momenti, rimanere ancorati a terra. Ma, indubbiamente, non è giusto lasciarsi andare ai pensieri.
Solitamente sono la prima che incita a sognare, ad avere delle aspettative, a rincorrere il futuro, ma non in questo caso. Davanti alle paure del domani non bisogna cedere, mai. O smetteremo di vivere l’unico momento veramente tangibile: il presente.
Lasciate che le paure siano solo una spintaper fare del vostro meglio, combattetele ma non dimenticatevene.
Andate avanti e godetevi il caldo (sperando che la tanto attesa bella stagione non ci faccia attendere ancora molto).