A per Asessualità [#BeProud]

Salve a tutti,
il mese dedicato al Pride è praticamente giunto al termine, ma, seppur con un filino di ritardo sulla tabella di marcia, riesco a pubblicare il quarto e ultimo post per questo mini-progetto #BeProud.

Ho avuto modo di intervistare una ragazza che rientra in uno dei sottogruppi meno chiacchierati della famiglia LGBTQIA+ e quindi, a maggior ragione, mi fa piacere avere la sua testimonianza. Parliamo oggi di Asessualità e di cosa significhi vivere questo orientamento con Sara.

Salve a tutti, sono Sara ma sono più conosciuta come Miku e sono una ragazza di 20 anni asessuale panromantica! Mi ritengo una ragazza energica e piena di idee, amo fare amicizia con gli altri e parlare di tutto, ma sono anche una nerd incallita, amo anime, manga e qualsiasi cosa d’intrattenimento! Il mio sogno è diventare giornalista e regista (non è impossibile dai), in generale mi piacerebbe lavorare nel mondo del cinema e della comunicazione. Comunque se volete seguirmi ho un profilo instagram dove posto i miei cosplay (@milkuvvay) e il mio twitter (@osamustea). E sì, ho una big crush per Dazai Osamu, eheh. ⁽⁽ଘ( ˊᵕˋ )ଓ⁾⁾

Quando e come hai capito di essere asessuale?

In realtà è stata una cosa molto graduale, verso i 13/14 anni ho capito di sentirmi a disagio al pensiero di avere rapporti sessuali, inizialmente pensavo di essere demisessuale [1], ma con il passare del tempo ho capito che non ci sarebbe stato alcun caso in cui avrei provato attrazione sessuale! Sono giunta a questa conclusione dopo aver visto diversi video a tema, ma la mia è stata una riflessione molto personale ed è stato molto facile capirlo, non per tutti è così. L’ho accettato completamente verso i 16 anni. Io sono inoltre sex-repulsive [2], ovvero rifiuto qualsiasi idea del sesso verso di me e in generale mi mette a disagio avere a che fare con immagini di atti sessuali espliciti.

[1] Demisessualità: l’orientamento sessuale caratterizzato dalla reiterazione e dalla persistenza nel tempo, di chi sente attrazione sessuale solo con persone con cui ha un legame affettivo o comunque si tratta di persone che sentono raramente interesse per l’attività sessuale, rispetto alla popolazione generale. La demisessualità non va confusa con l’astinenza sessuale o castità. [by Wikipedia]
[2] Sex-repulsed (anche dette sex-negative): persone asessuali che hanno avversione e trovano rivoltante il sesso e la sua espressione. Si contrappone a sex-favorable (o sex-positive), ovvero quegli asessuali che, pur non provando attrazione sessuale, possono trarre appagamento fisico dall’atto o che, comunque, non hanno avversione per il sesso fisico.

Hai fatto coming out? Come reagiscono le persone quando esponi la tua situazione?

Sì, ho fatto coming out con mia madre e con tutte le persone a me vicine e di solito mi presento subito come asessuale! Di solito però ne parlo più approfonditamente con persone pro LGBTQ+ e che in generale supportano la community, quindi mi sento libera di parlarne e, nel caso non sappiano cosa significa, di spiegarlo. È comunque molto difficile spiegarlo agli “ally” piuttosto che a persone all’interno della community. Solo un paio di volte mi è capitato di avere reazioni negative, ma con quelle persone ho già chiuso ogni rapporto!

Quale è stato il momento più nero nella presa di coscienza della tua asessualità e quale, invece, il momento che ti ha dato più forza?

Probabilmente la consapevolezza di quanto il sesso sia una componente fondamentale non solo per una relazione ma anche per, in generale, la vita nella nostra società. Essere asessuali spesso significa essere visti come “rotti”, problematici, in generale diversi, nonostante gli enormi passi fa gigante fatti negli ultimi anni.

Però sapere di avere “un nome” e di non essere la sola e di non avere di fatto alcun problema è stata una gran liberazione, in generale io vado fiera della mia sessualità e questo mi dà anche forza e ha migliorato l’autostima verso me stessa. E soprattutto mi ha aiutata molto a capire di quali persone circondarmi, perché ovviamente devono accettare anche la mia sessualità ed è un modo per capire di chi davvero posso fidarmi.

Quali sono i pregiudizi più comuni sugli asessuali e quali ti colpiscono di più a livello personale?

Ovviamente i pregiudizi sono quelli che ho già accennato: l’idea che ci sia un problema di base o che sia solo una fase della vita o addirittura una scusa, della serie “hai solo la f*ga di legno”. In realtà nessuno di questi mi colpisce a livello personale, proprio perché sono giunta alla conclusione che mi piaccio così come sono e i pregiudizi della gente non mi feriscono. Quello che più mi infastidisce in generale, però, è il concetto che “l’asessualità è una malattia e va curata”, perché spesso questa cura è intesa come st*pri correttivi, il che è orribile.

Come è vista l’asessualità in Italia? Reputi che se ne parli abbastanza? Faresti qualcosa per sensibilizzare ulteriormente sull’argomento?

In Italia non se ne parla affatto abbastanza, c’è poca consapevolezza e quei pochi servizi che ho visto spesso non sono nemmeno del tutto corretti. Penso che in Italia ci sia molta ignoranza, ovviamente più presente nella fascia di persone che si disinteressano totalmente delle tematiche LGBTQ+. A me piacerebbe molto scrivere un libro su questo tema, ma spero che prima di ciò ci siano anche articoli e magari interventi televisivi di maggiore rilevanza e accuratezza. Ci credo poco però, purtroppo.

Hai mai subito discriminazione per il tuo orientamento? Se sì, da parte di etero o anche da parte di altri membri della comunità LGBTQIA+?

Io personalmente no, di solito è una semplice ignoranza e non comprensione e a parte qualche troll su internet non ho mai subito discriminazioni dirette. C’è però una buona fetta della community LGBTQ+ che tende a voler escludere le persone asessuali e aromantiche, in quanto secondo loro sono esterne ai problemi della community, appunto. Io ritengo sia davvero sbagliato come concetto, perché essere asessuali non vuol dire non avere un orientamento sessuale o simili, ma semplicemente non provare attrazione sessuale. È una maniera diversa di vivere la sessualità, ecco.

[immagine da Femestella.com] Alcuni esempi di orientalmento (sessuale e romantico) compresi nello spettro dell’asessualità. Poi ogni persona che prova attrazione romantica può essere etero/omo/bi/pan-romantico etc…

Dato che il lato romantico e il desiderio sessuale non vanno necessariamente di pari passo, come vive la relazione un asessuale che prova comunque amore per qualcuno? Quali sono le difficoltà relazionali per una persona asessuale (in coppie miste e non)?

Io ho sviato il problema intraprendendo soprattutto relazioni online, ma ovviamente non è andata bene dato che sono single da due anni ormai. Ma a parte questo, ogni asessuale vive la propria relazione in base a sé stesso e in base all’altra persona.

Qui torniamo anche al discorso del sex-repulsed/sex-favorable: ci sono persone asessuali che comunque scelgono di fare sesso, addirittura avere bambini e costruirsi una famiglia “normale”, perché l’orientamento sessuale non preclude il poter o meno avere un rapporto sessuale! Una persona asessuale prova comunque piacere, proprio perché non è malata, non ha impedimenti fisici. Semplicemente manca l’attrazione sessuale. Se invece la persone non si sente comunque a suo agio o, come me, rifiuta totalmente il sesso, allora è il partner che può venirci incontro. In effetti sono molte le persone che pur essendo allosessuali (con un’attrazione sessuale/non-asessuali) non hanno questo enorme interesse verso il sesso. Ci sono poi anche “compromessi” che escludono la monogamia, come lasciare che il partner abbia rapporti sessuali o intraprendere una relazione poliamorosa.

Tutto questo però deve essere rispettoso e consenziente, è sbagliato pensare di potersi “approfittare” della scelta di una persona asessuale di fare comunque sesso, perché non è comunque facile. Per le relazioni con un’altra persona asessuale invece è tutto molto più semplice, alla fine risulta essere una relazione come tutte le altre ma senza l’aspetto sessuale.

Che consigli daresti a chi si ritrova ad aver a che fare con l’asessualità (o, se preferisci, un consiglio che daresti alla te stessa del passato)?

L’unico consiglio che posso dare è di non perdere troppo tempo a piangersi addosso o a cercare di cambiare la propria natura. Io mi ripeto sempre che, anche se non avrò una relazione con qualcuno, avrò tante altre cose, quindi non mi preoccupa questo aspetto del mio futuro! Ma è anche bene ricordare che una persona asessuale può senza alcun problema intraprendere una relazione o un flirt con qualcuno, in base al proprio orientamento romantico. Dipende tutto anche dal carattere di una persona, alla fine un asessuale può avere anche un’alta libido. Non dobbiamo fermarci allo stereotipo della persona asessuale come topo da biblioteca, con vestiti larghi e coprenti e zero trucco. Non tutti gli asessuali sono uguali.

Come è la rappresentazione dei personaggi asessuali nelle varie opere (da film a libri, da anime a fumetti)? Ci sono personaggi che reputi descrivano bene questo orientamento?

Il primo personaggio che mi viene in mente è Todd di Bojack Horseman, che ha anche un suo arco narrativo dedicato all’asessualità e penso sia ben fatto, anche se avrei preferito vedere un personaggio meno chaotic, perché questo rischia di non farlo prendere sul serio da parte di alcune persone. Inoltre anche Spongebob a quanto pare è asessuale e questa cosa mi fa abbastanza ridere, ma forse è uno dei motivi per cui lo adoravo da piccola! Ci sono in generale diversi personaggi che negli ultimi anni stanno dando visibilità all’asessualità, ma sono comunque molto pochi e spesso legati a media più “di nicchia”, legati soprattutto a fandom su internet, più che a grandi mass media o settori come quello cinematografico. Sarebbe bello vedere qualcosa di diverso, anche più intraprendente, seppur l’asessualità passi spesso come un tratto “nascosto” rispetto ad altri orientamenti.

Todd e il suo coming out con Bojack [opera: Bojack Horseman]

Take Home Message o qualcosa su cui vorresti puntare l’attenzione.

Penso di aver detto tutto quello che andava detto, ma vorrei ricordare che l’asessualità e, più in generale, lo spettro asessuale non deve rimanere un “fantasma” della community, perché purtroppo essere asessuali provoca diverse ansie e paure, soprattutto quando si è piccoli. È importante dare rilevanza ai problemi delle persone asessuali (E AROMANTICHE) tanto quanto a quelli degli altri membri della community LGBTQ+, senza stare a soppesare quanto una persona venga discriminata rispetto ad un’altra.

Ringrazio molto Miku per essersi resa disponibile e averci raccontato un po’ di  questo orientalmento così poco conosciuto. Come sempre, sentitevi liberi di commentare, chiedere, esporre dubbi o portare la vostra esperienza.

A presto,

 

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4 Risposte a “A per Asessualità [#BeProud]”

  1. Cavolo, io da questa intervista ho capito di essere demisessuale: non sono mai riuscito ad approfittare delle situazioni da una botta e via, così a caso, anzi… per me ci deve essere sempre una solidissima base non dico di amicizia ma quasi…!
    Interessante comunque questa ulteriore sfumatura di genere… incredibile come le stiano catalogando tutte.
    Sono rimasto shockato per lo “stupro correttivo”… 😮

    Moz-

    1. Più se ne parla più si approfondiscono e più, ovviamente, si sente la necessità di dare un nome alle varie sfumature dell’orientamento (sessuale e romantico).

      Il discorso dello stupro correttivo è agghiacciante ma non è la prima volta che ne sento parlare, non solo per gli asessuali. Mi è capitato di leggere su giornali di ragazze lesbiche le cui famiglie stesse hanno attuato questa orribile pratica. Ogni volta che mi capitano sotto gli occhi notizie del genere penso che non ci sia mai veramente fine allo schifo di cui è capace l’essere umano.

  2. Ottimo ultimo post sull’argomento.
    L’asessuale passa quasi invisibile ma quando qualcuno lo sa, sembra essere trattato anche peggio che nelle altre categorie.
    Come al solito la minima diversità intimorisce e spaventa il “normale” che attacca per confermare di essere nel “giusto”. >_>

    1. Grazie Nyu. ♡

      Pur di non mettere in dubbio se stesso e il mondo in cui è cresciuto, colui che si definisce “normale” riesce a tirare fuori il peggio di sè. Continuo ancora a chiedermi, alla fine, cosa gliene debba fregare alla gente di chi ama/come si senta/con chi vada a letto qualcun altro. Quanto fragile può essere un individuo per farsi spaventare da ogni minima diversità del prossimo?

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