Bisessualità [#BeProud]

Salve a tutti,
siamo al terzo appuntamento con questo mini-progetto per il mese del Pride e parliamo oggi di bisessualità.

Come spesso accade, il mio ospite di oggi è stato raggiunto grazie alla rete, perchè dal mio piccolo paesino difficilmente avrei potuto confrontarmi con così tante persone differenti e provenienti da diverse realtà. Detto questo, lasciamo che l’ospite si presenti.

Ciao! Sono Letizia, ho vent’anni e al momento frequento il primo anno di università. Sono una persona fin troppo normale, molto pigra, costantemente sovrappensiero e con un amore smisurato per i gatti e per i film e fumetti Marvel (per sempre fedele al #TeamCap)

Quando hai capito di essere bisessuale? Ci sono stati degli eventi eclatanti che te l’hanno reso palese o è stata una scoperta graduale?

È stata decisamente una scoperta graduale. Guardandomi indietro, mi rendo conto di aver sempre provato attrazione per entrambi i sessi, eppure ho cominciato a rendermene conto soltanto a sedici anni, quando ho iniziato a mettere in dubbio il mio orientamento sessuale. Capire che la mia attrazione per lo stesso sesso fosse reale ha richiesto tempo e, a quel punto, ho messo in dubbio anche la mia attrazione per i ragazzi – mi piacevano davvero o solo perché credevo che dovessero piacermi? Ne ero attratta o semplicemente non volevo lasciar andare quell’ultima piccola parte della vecchia me che mi era rimasta? Un anno e tante domande dopo, mi sono resa conto di essere bisessuale.

Hai fatto coming out? Come reagisce la gente intorno a te quando spieghi il tuo orientamento?

In realtà, l’unica persona della mia famiglia a cui l’ho detto è stata mia mamma, ma è anche l’unica a cui mi interessi davvero dirlo. Mi ci sono voluti tre anni per trovare il coraggio di dirglielo (ho bisogno dei miei tempi), ma alla fine è andata più che bene. Mi ha dato il suo supporto ed è davvero l’unica cosa di cui sentivo il bisogno. Volevo sentire da lei che ero ancora la sua bimba e che mi avrebbe amata ugualmente. Per il resto, non penso che essere bisessuale sia una cosa che vada detta per forza, se non si ha voglia di parlarne. In un certo senso odio proprio il concetto di dover fare coming-out. Se qualcuno dovesse dare per scontato che io sia etero, affari loro. Nessuno gli ha chiesto di preoccuparsi di un qualcosa di tanto intimo e personale.

Quale è stato il momento più buio del tuo percorso di crescita e quale, invece, il momento che ti ha dato più forza?

Il momento più buio l’ho avuto senza dubbio durante i primi mesi in cui ho iniziato ad avere dubbi. Era frustrante non capire chi fossi e non sapevo con chi parlarne. Avevo paura di non giungere mai ad una conclusione, rimanere in bilico per sempre, e non avevo con chi confrontarmi. Mi sentivo strana, diversa, ma fortunatamente le cose sono cambiate ed ho iniziato a dare meno importanza alla questione e soprattutto a volermi bene nonostante le incertezze. Il momento che invece mi ha dato più forza è stato proprio il giorno in cui sono riuscita a parlarne con mia mamma. È stato strano, mi sono buttata senza pensarci troppo, è stato inaspettato anche per me. Adesso mi sento una persona completa e mi accetto in tutto e per tutto per come sono.

Donne e uomini bisex: pensi che le problematiche siano le stesse per entrambi i sessi? Perché, secondo te, online si trovano più ragazze bi che ragazzi?

Penso che le donne abbiano più problematiche. Non che gli uomini bisex non ne abbiano, ma noi donne ci ritroviamo a dover affrontare non solo la bifobia, ma anche il sessismo. E spesso le due cose finiscono per mischiarsi. Sono convinta che le donne bisessuali siano più propense ad essere vittima dei pregiudizi e dei fetish sessuali degli uomini.

Alla seconda domanda, però, non so darmi una risposta precisa. Ho notato anche io una certa maggioranza di ragazze bisessuali. Forse i ragazzi sono meno propensi a parlare del proprio orientamento sui social, oppure potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza.

Bisessualità: ci sono diversità all’interno di questa comunità? Quali sono le differenze con chi si definisce pansessuale (e perchè alcuni bisessuali hanno problemi con il concetto di pansessualità)?

Di differenze ne esistono tante, così come in ogni “categoria” di persone, immagino. Alcuni bisessuali hanno delle preferenze per un genere o per un sesso specifico, sia a livello di attrazione fisica, sia sul piano romantico, mentre altri no. Alcuni riescono a rapportarsi meglio con le donne, altri con gli uomini, altri ancora non hanno problemi a frequentare chiunque indipendentemente dal loro sesso. Dipende soprattutto dalla persona stessa e da come vive la propria vita sentimentale e sessuale. Il fatto è che siamo, in generale, come persone, tutti diversi: questo si riflette di conseguenza anche nella comunità bisessuale.

Per quanto riguarda la pansessualità, penso che sì, ad alcune persone dia fastidio il concetto, ma personalmente non ne capisco il perché. Se non fa del male a nessuno, ognuno dovrebbe esser libero di identificarsi nel modo che più lo fa star bene. Credo che la maggior differenza tra un bisessuale e un pansessuale sia che una persona pan si rapporti con i propri partner sempre allo stesso modo indistintamente dal loro sesso e genere. Ovvero, vive una relazione con un uomo allo stesso modo in cui potrebbe viverla con una donna, con una persona non-binary e così via. Neanche io avrei alcun problema a stare con una persona non cisgender, ma penso che sentirei la differenza, per esempio, tra lo stare con un uomo e lo stare con una donna. È un po’ difficile da spiegare e neanche credo di essere la persona più qualificata a farlo.

Quanto è importante la rete per capire e approfondire la propria sessualità? Cosa pensi aiuterebbe a portare la sensibilizzazione sulle tematiche LGBTQIA+ più alla portata di tutti, qui in Italia?

La rete mi ha aiutata tanto. È importante poter entrare in contatto con persone come te, soprattutto a livello psicologico ed emotivo. Anche perché la nostra società è ancora troppo eteronormativa ed i media non ci offrono una vera e propria rappresentazione. Non abbiamo molti esempi in film o cartoni animati ad accompagnarci durante la crescita. In un certo senso, a meno che non si abbiano amici queer, siamo soli finché non troviamo online qualcuno disposto a parlare delle proprie esperienze.

Qui in Italia vorrei solo che le scuole fornissero un’educazione sessuale completa che includa anche il discorso sui vari orientamenti sessuali. Sarebbe di grande aiuto per tante persone queer e aiuterebbe a normalizzare l’argomento. Secondo me ridurrebbe anche la discriminazione che subisce la comunità LGBTQIA+.

Hai avuto esperienze di discriminazione? Se sì, da parte di etero o anche da parte di altri componenti della comunità LGBT?

Personalmente no, perché non mi capita di parlare apertamente del mio orientamento, se non su qualche social. Però non è raro leggere o sentire pregiudizi sulla bisessualità in generale, sia online che in film e serie TV. Come chi dice che i bisessuali sono confusi o chi sessualizza i bisessuali (soprattutto le donne) dando per scontato che “vadano con tutti”. Mi è capitato anche di sentire una donna lesbica dire che non sarebbe disposta a stare con una bisessuale perché “non abbastanza sicura della sua attrazione per le donne”, come se aver avuto relazioni con uomini significasse non essere attratte al 100% dalle donne. Altri ancora credono che siamo tutti transfobici perché “escludiamo le persone non-binary e gender fluid” quando questo non è assolutamente vero.

Un ironico Bingo trovato on-line, con pregiudizi e domande più comuni che vengono rivolti alle persone bisessuali.

Che consigli daresti a chi si ritrova ad aver dubbi sulla propria sessualità o capisca di essere bisessuale?

Per esperienza personale, vi dico di non dare troppo peso alla cosa. Sì, so bene che avere dubbi è frustrante, ma il vostro orientamento sessuale non definisce la persona che siete. E le risposte arriveranno, ma è difficile andare avanti con la propria vita e stare bene con sé stessi se ci si tormenta troppo. Date tempo al tempo e soprattutto date tempo a voi stessi. Non c’è un limite di età per avere dubbi, non esiste una data di scadenza entro la quale bisogna avere tutte le risposte. Vogliatevi bene fin da subito, così come siete, con tutte le vostre incertezze e con i vostri dubbi.

Titoli di film/libri a tema o opere con personaggi bisessuali che ti sono piaciuti e che consiglieresti per capire il punto di vista di una persona bisessuale.

Purtroppo non ne conosco molti, ma ho comunque apprezzato tanto “Carol” di Todd Haynes! E anche se non è un film strettamente dedicato all’argomento della bisessualità, ho ADORATO “Ritratto della Giovane in Fiamme” di Céline Sciamma, regista francese che ha fatto anche altri film incentrati sulla scoperta della propria sessualità e sul gender.

Take Home Message o qualcosa su cui vorresti puntare l’attenzione.

L’unica cosa che mi verrebbe davvero da dire è di abbandonare qualsiasi tipo di pregiudizio si possa avere sulla bisessualità e su qualsiasi altro orientamento, perché l’attrazione sessuale e/o romantica è una cosa che ognuno vive a modo proprio. È vero, spesso scegliamo noi stessi di metterci un’etichetta sopra, ma questo non è un lascia-passare per giudicare tutti in base a qualche vostro preconcetto.

Ringrazio tantissimo Letizia per essersi offerta di portare la sua esperienza in questo piccolo spazio on-line. Come sempre fateci sapere se avete dubbi, riflessioni, pensieri, feedback o, se avete voglia, condividete con noi la vostra esperienza.

A presto,

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5 Risposte a “Bisessualità [#BeProud]”

  1. Bellissimo, visto che mi riguarda, probabilmente.
    Innanzitutto direi che c’è davvero molto ostruzionismo forse proprio dal mondo LG(B)T, è come se nessuno si fidasse… ahaha! In realtà, il dato di fatto è che tutti siamo bisessuali, o almeno una larghissima fetta di persone (molti più degli omosessuali e degli etero).
    Comunque vero, basta con queste etichette… non servono a niente, se non ad aggiungere nuove lettere alla sigla di cui sopra XD

    Moz-

    1. Inizio anche io a pensare che i bisessuali siano molti più di quel che sembra (non credo si possa dire che lo siamo tutti, però), solo che probabilmente molti non amano etichettarsi o non hanno ancora avuto modo di esplorare a pieno la propria sessualità. Mi chiedo se, lontani dai paletti rappresentati dai pregiudizi della società e dalle discriminazioni, molte più persone si riconoscerebbero in questo orientamento.
      Detto questo, le etichette non sono strettamente necessarie, ma di certo utili per facilitare la comunicazione o potersi confrontare con persone simili a te. Oltre che un modo per sentirsi parte di una comunità che lotta per la stessa libertà, quando questa è negata. Chi le reputa un peso fa bene a non utilizzarle, nessuno è obbligato a farlo, ma per molti danno senso di appartenenza e sono anche motivo di orgoglio.

      1. Certo che molti altri si riconoscerebbero in questa “etichetta”.
        Gente che… vabbè, non so qui se posso essere diretto e volgare e quindi non dico niente XD

        Moz-

  2. Anche io credo che ci siano molti più bisessuali di quello che immaginiamo.. sarà per etica, timore o “abitudine” ma la gente finge che sia un qualcosa di obsoleto quando in realtà non lo è.

    1. L’abitudine, probabilmente, vuol dire molto (almeno per la bisessualità). Magari puoi anche avere interesse per qualcuno del tuo stesso sesso, ma sei talmente abituato/a ad approcciarti con l’altro sesso da non farci caso o da ritenerla mera curiosità. Quanto aiuterebbe avere educazione sessuale a scuola, come sostiene anche Letizia… ma in Italia sembra veramente impossibile. u.u

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