Nuvole

Stanotte ho sognato un posto pieno di sole. Quiete, un prato verde, degli alberi a far ombra e il calore della primavera. Un posto in cui riprendere fiato, in cui fare i conti con le cose da fare ma senza finirne soffocata.

Perché questa è la sensazione che ho nei periodi di stress, quando alle mille cose da fare si sommano imprevisti e situazioni poco piacevoli. Tutto questo genera dubbi, cattivi pensieri, scoraggiamento. Ombre che rendono i giorni grigi, che non fanno apprezzare ciò che si ha, anche quando si è faticato per ottenerlo.

C’erano anche tutte queste ombre, nei miei sogni, a portarmi a fondo, a pesarmi ancora, poi quell’oasi e poi il risveglio. Mi chiedo se, così come il buio si è proiettato in quel sogno, quel posto di quiete possa esistere davvero, da qualche parte. Esiste un posto così in cui rifugiarmi, in cui scappare nei momenti in cui tutto pare opprimente, oppure quella quiete che cerco non è collegata a un posto reale, ma a qualcos’altro?

Una persona? Un sentimento? Un ricordo?
Cosa può dare sollievo in queste situazioni, quando anche prender fiato sembra non bastare ad alimentare il corpo?

Magari stare con gli altri, condividere qualcosa, potrebbe distrarmi un po’ da quelle tenebre, ma non sono le persone stesse in parte responsabili di queste?

Poi, non so bene perché, ma l’idea che la mia pace possa dipendere esclusivamente da qualcun altro mi infastidisce ancora di più. È l’orgoglio a parlare? O la voglia di amarmi abbastanza da bastare a me stessa, anche quando sono sola?

Dopo un altro giorno opprimente, in cui le tenebre si sono fatte sentire particolarmente bene, stamattina mi sono fermata a lungo a guardare le nuvole in cielo, correre veloci per via del vento, su uno sfondo così azzurro da far quasi male. La voglia di correre via, come loro, è tanta, ma verso dove?

E la tranquillità che mi hanno infuso si mescola un po’ alla malinconia, oltre alla consapevolezza di essere sola. Ma, chissà perché, anche l’essere sola non mi fa sempre così paura. In fondo, in quell’oasi nei miei sogni, non vi era nessuno con me e godevo del silenzio che mi circondava, mentre osservavo nel cielo il susseguirsi di nuvole bianche e mutevoli come quelle di oggi.

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2 Risposte a “Nuvole”

  1. Le nuvole non hanno meta. Il nostro affanno deriva dal fatto che una meta o un certezza la vorremmo e invece non ce l’abbiamo. :s

    1. Quindi il problema è il vagare verso un luogo sconosciuto (nessuna meta certa),
      senza essere veramente liberi di andare per via dei nostri pesi e le nostre ombre, ma senza che questi pesi ci consentato effettivamente di sentirci stabili?

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