Promossi e Bocciati [Gennaio – Febbraio 2020]

Salve a tutti!
Così come è stato per lo scorso anno, anche in questo 2020 avevo intenzione di portare avanti il format “promossi e bocciati”, con i titoli che recupero nei vari mesi e di cui non ho modo (o voglia) di fare articoli più approfonditi ma di cui vorrei comunque dare un mio parere.

Oggi vi parlo, quindi, di ciò che ho recuperato tra gennaio e febbraio.

Love Alarm

Il mio stato d’animo e i miei impegni hanno sempre influenzato ciò che scelgo di vedere, per cui capita che ci siano periodi in cui mi concentro solo su un determinato genere di opere. Nello specifico, lo scorso mese ho avuto un sacco di cose a cui pensare e volevo recuperare qualcosa che fosse leggero, scorrevole e non particolarmente impegnativo. Ho quindi provato a vedere un paio di K-drama disponibili su Netflix, iniziando proprio da Love Alarm, che mi aveva attrata per via della trama.

Una nuova applicazione chiamata Love Alarm è in grado di sincronizzarsi con il cuore di chi la utilizza e rivela se, nell’aria di dieci metri, c’è qualcuno interessato a quella persona. Grazie a questa applicazione, la protagonista, Jo-Jo, inizia una relazione con un ragazzo molto popolare di nome Sun-oh. Tuttavia il trascorso tragico e la situazione economica di lei compromettono il rapporto tra i due.

Data l’introduzione abbastanza lunga, cercherò di essere sintetica sui pro e contro di questo titolo.

Ho trovato valida l’idea iniziale e apprezzato vedere come anche una semplice applicazione potrebbe influenzare il modo di comportarsi della popolazione. Sicuramente la serie dà vari spunti per riflettere sui nostri comportamenti da essere umani e su come cambiamo costantemente in relazione alla tecnologia e alle innovazioni, che non sempre hanno solo un aspetto positivo. Anche la resa degli effetti speciali e alcune scene sono state realizzate bene, si vede che è una serie su cui Netflix ha investito.

Veniamo alle note negative. Inizierei con il dire che l’uso dell’applicazione è stato utile fino a un certo punto della storia, dopo di che il suo utilizzo è sembrato solo un voler continuare a parlarne forzatamente, rovinando scene che avrebbero potuto avere una certa componente romantica o drammatica. I protagonisti hanno abbastanza senso, nonostante le loro azioni non siano sempre condivisibili, ma intorno a questi pochi eletti girano un mare di persone veramente orribili e odiose, forse anche troppo esasperate nei loro difetti. Alcune situazioni che avrebbero dovuto essere romantiche hanno sfociato un po’ nel cringe e comunque la serie, che conta 8 puntante finora, avrebbe potuto essere valida anche con metà degli episodi, senza contare che non c’è un vero finale, perché arriverà una seconda stagione.

È un titolo particolare e con del potenziale, ma non è stato sviluppato al meglio, quindi lo consiglio a chi voglia vedere qualcosa del genere ma che punti per lo più al contesto nuovo che all’happy ending.

consigliato solo ad amanti del genere in cerca di dinamiche nuove –

 

One More Time

Sperando di riprendermi dalla delusione del (non)finale di Love Alarm, mi sono cimentata nella visione di un altro K-drama consigliatomi da Netflix: One More Time, sempre di 8 episodi.

Tan è il cantante di un gruppo chiamato One More Time ed è fidanzato con la tastierista, Da-in, di cui è follemente innamorato. Con il passare degli anni, tuttavia, i sentimenti del ragazzo si spengono e subentra la frustrazione per non riuscire a vivere grazie alla musica che produce, motivo per il quale il giovane è perennemente al verde. Un giorno Tan viene contattato da una casa discografica e viene invitato a lasciarsi tutto alle spalle per diventare un idol. Il giovane, dopo averci riflettuto, accetta e chiude sia con la band che con Da-in, ma ha un incidente e muore. Tuttavia, Tan si risveglia nel suo letto e, col passare dei giorni, si rende conto che è chiuso in un loop temporale che lo costringe a rivivere sempre lo stesso giorno.

Ho veramente faticato a portare avanti questa serie, soprattutto all’inizio, poichè il personaggio di Tan è insopportabile e il discorso del loop temporale stanca molto rapidamente. Tutto questo fino a quando non ci si rende conto quale è l’avvenimento portante della serie, l’evento che porta tutto a ripetersi. Il focus si sposta poi su Da-in, la ragazza di Tan, unico motivo che mi ha portato a continuare la visione della serie. La storia prende una piega del tutto diversa e devo dire che mi sono anche commossa in certi punti, ma anche in questo caso la storie è portata molto per le lunghe e il finale è assolutamente, a mio avviso, ingiustificato, non tanto per come siano andate le cose, quanto perché si sono bruciati 8 episodi per spiegare il motivo del loop temporale e non viene affatto spiegato come mai la storia prenda quella piega.

Quindi è bocciato, sia per il protagonista che per il ritmo, ma soprattutto per il finale insensato. Mi dispiace solo perché la storia di Da-in avrebbe meritato una conclusione più dignitosa.

Bocciato

Chilling Adventure of Sabrina
[Terza Stagione]

Ho recuperato insieme ad un amico la terza stagione di Chilling Adventure of Sabrina. Vi avevo già raccontato della storia e delle mie opinioni sulle prime due parti di questa serie (qui) e questa nuova stagione riprende esattamente da dove si era chiusa la precedente. Solo che, inaspettatamente, quello che pensavo essere il fulcro della nuova stagione di esaurisce in poco più di un episodio e Sabrina dovrà fare i conti con numerosi cambiamenti, sia all’inferno che a Greendale.

Non si può dire che non abbia visto questa stagione con interesse, ma non si può neanche dire che questa stagione sia particolarmente valida. Concordo su chi dice che in alcuni punti si cade un po’ nel trash, alcune parti sembrano un po’ forzate, alcuni dialoghi sono poco brillanti e il finale… non mi è piaciuto per niente, non solo perché mi pare poco sensato, ma anche perché mi è sembrato vanificare gran parte di ciò che è successo negli episodi precedenti. Ciò che doveva essere un colpo di scena, mi è apparso più come un escamotage per tappare delle falle e devo dire che non ho apprezzato questa scelta.

Consiglio questa stagione se si è già seguite le precedenti e se si vuole vedere qualcosa a tratti cupo e a tratti comico con gli amici (io mi sono fatta un sacco di risate), ma non aspettatevi grandi cose. Mi chiedo cosa succederà nella già confermata quarta stagione…

Consigliato con riserva

Parasite

Con grande gioia sono riuscita a recuperare al cinema il film coreano più parlato del momento, che non solo è stato candidato a diversi premi Oscar, ma è riuscito a portarsi a casa ben quattro statuette, vincendo come Miglior film, Miglior film internazionale, Miglior regista e Miglior sceneggiatura originale.
Tanta roba, insomma.

Parasite racconta le vicende di una famiglia molto povera, la famiglia Kim, e della relazione che questa instaura con una famiglia agiata, la famiglia Park. E con relazione intendo che i componenti della famiglia Kim si spacciano per qualcun altro e truffano i membri della famiglia Park, sperando di riuscire così ad uscire dalla loro tragica situazione economica.

Non voglio entrare nello specifico nella trama perché penso che meriti di essere scoperta durante la visione né posso permettermi grandi analisi perché non sono un’esperta di cinema. Quello che posso dire, da persona che ha visto l’opera, è che sicuramente è un titolo che rimane impresso e che arriva a colpire lo spettatore anche emotivamente. Sapevo che non sarebbe stato un film leggero, ma mai mi sarei immaginata i livelli di tensione che ho provato soprattutto nella seconda parte. Per gran parte del tempo continui a chiederti chi sia peggio, chi ti faccia più pena, cosa vorresti vedere accadere e intanto succedono cose che neanche pensavi possibili.

Sicuramente è un titolo che vale la pena recuperare e che consiglio a chiunque, ma che non si presta a una serata spensierata tra amici e che probabilmente, per essere capito appieno, andrebbe valutato anche attraverso i commenti di persone più competenti a riguardo.

promosso e Consigliato

Hollow Knight

Nei rari momenti liberi dello scorso mese mi sono immersa in un videogioco indie che ha ricevuto un sacco di apprezzament: Hollow Knight. L’atmosfera del gioco è un po’ dark, ma si passa da ambientazioni opprimenti a zone molto colorate e i personaggi, anche quando sono cattivi, sono super cute per via del loro design. La musica, poi, è bellissima e aiuta di certo l’immersione.

Pur essendo un souls-like (aka un gioco nello stile di Dark Souls) è molto meno punitivo e si presta meglio, a mio parere, anche a chi non è un grande giocatore o a chi normalmente va nel panico ogni volta che si trova davanti a un boss (TIPO ME).

L’ho amato e ci sto giocando ancora e sono un po’ triste perché l’ho “finito per sbaglio” (ero convinta di dover sconfiggere un boss per accedere a una zona e invece sono apparsi i titoli di coda… shock). Decisamente consigliato a chiunque abbia modo di giocarlo e voglia immergersi in questa avventura.

PROMOSSO A PIENI VOTI e consigliatissimo

Questi sono i titoli che ho recuperato negli scorsi due mesi. Ditemi che ne pensate, quali conoscete, quali vi sono piaciuti e quali no e se vi va consigliatemi qualcosa che avete visto di recente.

A presto,

 


Nota: le immagini utilizzate in questo post non mi appartengono e sono state inserite a puro scopo illustrativo.

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2 Risposte a “Promossi e Bocciati [Gennaio – Febbraio 2020]”

  1. Di drama romantici non ne ho proprio voglia quindi li lascio perdere visto che non sono eccelsi! :p

    Parasite devo ancora vederlo… sono tanto curiosa ma al cinema l’ho perso quindi aspetto il dvd o che arrivi in tv. 🙂

    Hollow Kinght l’ho “visto”… di giocarci non fa per me, ma è stato piacevole da guardare! xD

    1. Diciamo che vedere questi drama mi ha fatto perdere fiducia nel genere (non che prima avessi ne fossi così tanto fan, eh).

      Per Parasite non penso sia una grande perdita guardarlo sul piccolo schermo. Credo che l’effetto “pugno nello stomaco” si sentirà bene comunque.

      Hollow Knight è semplicemente troppo cute. Basta, vado a giocarci ORA!

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