Carnival Row [Flashpost]

Salve a tutti,
durante il periodo di prova di Amazon Prime ho avuto modo di vedere Carnival Row, una serie dark-fantasy di 8 episodi, approdata giusto il 30 agosto di quest’anno sulla piattaforma (e per ora disponibile solo in lingua originale con i sottotitoli).

Trama

La storia è ambientata in un mondo in cui esistono gli esseri fatati che, in fuga dalla loro terra per via della guerra che l’ha resa invivibile, approdano nella terra degli uomini, alla disperata ricerca di un luogo in cui vivere. Gli esseri umani, tuttavia, non vedono più di buon occhio l’arrivo continuo di queste creature, al fianco delle quali avevano addirittura combattuto in tempo di guerra, e molti finiscono per giudicarle per le tradizioni diverse, associarle a comportamenti violenti, arrivando a definirle col termine dispregiativo di “bruti”. In questa situazione di tensione, in cui gli uomini trattano gli esseri fatati come inferiori e criminali, mentre le creature fatate sono costrette alla miseria e spesso ad affidarsi alla criminalità per poter sopravvivere, ha luogo la storia di Vignette, una pix scappata dalla sua patria, e di Philostrate, un investigatore della polizia che rifiuta i pregiudizi nei confronti dei “bruti”. Philostrate, in particolare, sarà chiamato a indagare su una serie di omicidi efferati, che con l’avanzare del tempo sembrano sempre più essere connessi alla sua persona.

Commento

Non capisco come mai questa serie non sia arrivata all’attenzione della massa, data la sua particolarità e il fatto che unisce temi importanti, quali la guerra, l’immigrazione, l’accettazione della diversità, a una storia d’amore travagliata, che fanno da sfondo a una serie di morti misteriose. Certo, mentirei se dicessi che quest’opera non presenta delle pecche, ma ha una buona base di partenza e magari, con la prossima stagione, potrà correggere il tiro su quelle che sono le carenze e le forzature di questa prima parte.

Il punto forte di Carnival Row, a mio parere, è l’ambientazione e la rappresentazione di una situazione socio-politica che, seppur la serie rimandi a un periodo storico simile a fine ‘800, è molto attuale, anche (e soprattutto) qui in Italia. Il razzismo, la discriminazione, la paura del diverso, il giudizio delle persone, la reclusione in ghetti, sono tutti aspetti trattati in questa serie, che è sicuramente molto diretta nel mostrare quanto orribili possano essere queste dinamiche, soprattutto dal punto di vista dei “bruti”.

Il giallo intorno a cui ruota la storia è, a sua volta, interessante e diventa ancor più accattivante quando si inizia a intuire il possibile collegamento con la figura dell’investigatore Philostrate. A mio avviso, tuttavia, la soluzione di questo mistero può risultare un po’ forzata e, a tratti, sembrare quasi improbabile, cosa che va ad intaccare un po’ il valore complessivo dell’opera.

Altra cosa che non mi ha convinta del tutto è il comportamento dei personaggi principali, ovvero Vignette e Philo, in determinate situazioni. Tutti i personaggi di questa serie vengono caratterizzati e si cerca di dare spessore anche ai più marginali, ma poi i due protagonisti sembrano, a volte, piuttosto semplificati e un filo (un Philo? pfff… scusate) incoerenti o forzati. Da una parte i loro atteggiamenti potrebbero essere dettati dalle difficili situazioni che stanno vivendo, ma in generale non mi hanno convinta al 100% in alcune scelte/frasi. Per il resto, sicuramente la varietà di soggetti mostrati nella storia è un altro punto a favore della serie.

In definitiva vi consiglio di dare una possibilità a Carnival Row, una serie a mio avviso molto interessante, nonostante presenti qualche difetto, e piuttosto singolare. Di sicuro arriverà una seconda stagione, ma questa prima parte presenta una certa autoconclusività, che può consentire a quanti rimangano insoddisfatti della serie di abbandonarla senza troppi problemi al termine delle 8 puntate. Il giallo viene infatti risolto (almeno per lo spettatore), mentre rimangono in sospeso le dinamiche tra i personaggi e l’evoluzione della situazione sociale della città, che saranno la base per la prossima stagione.

Al posto dei trailer, che mi sembrano svelare un po’ troppo e avere dei toni un po’ troppo spensierati, vi lascio l’intro degli episodi, che funziona abbastanza bene nel far capire il mood della serie:

https://www.youtube.com/watch?v=NH1wqvcv9M8

 

Come sempre, fatemi sapere se lo avete visto, cosa ne pensate o se sono riuscita ad accendere in voi un po’ di curiosità.

A presto,

 


Nota: le immagini utilizzate in questo post non mi appartengono e sono state inserite a puro scopo illustrativo.

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2 Risposte a “Carnival Row [Flashpost]”

  1. Ne ho sentito parlare…. voglio vederlo assolutamente!!!! Ma perché ho sempre commissioni quando c’è tanto altro da vedere/leggere! UFFI!

    1. Perchè, purtroppo, ci imprevisti capitano sempre quando c’è un casino di roba da fare. E’ statistico.
      Spero riuscirai comunque a trovare il tempo, prima o poi, per recuperare tutte le cose che stai mettendo in lista. 🙂

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