Il mio primo Drama: Meteor Garden

Salve a tutti,
su consiglio di Onee-chan, decisamente più ferrata di me sull’argomento, mi sono lasciata andare per la prima volta alla visione di un Drama, ovvero di una serie di carattere sentimentale, di provenienza asiatica.

In realtà pare ci sia differenza tra i vari Drama giapponesi, cinesi, coreani, ma in generale il termine viene usato per indicare lo stesso genere di prodotto, spero quindi che sorvolerete su una mia eventuale scorrettezza riguardo la terminologia.

Vi parlo quindi di Meteor Garden, serie del 2018 presente su Netflix, composta di 49 episodi e ispirata al fumetto shojo giapponese Hanayori Dango.

Trama

Dong Shancai è una ragazza proveniente da una famiglia nella media, ma molto amorevole e dal quale ha imparato ad essere forte e determinata. Entrata all’università con lo scopo di specializzarsi in nutrizione e aiutare quindi la madre con il suo ristorante, la ragazza si scontra fin dall’inizio con gli F4, il gruppo di ragazzi più importanti, belli e ricchi della scuola. Dopo i primi incontri/scontri, Shānchá e i suoi amici verranno coinvolti sempre più frequentemente in vicende legate agli F4, tanto che uno di questi, Dao Ming Si, finisce per innamorarsi di lei. Come reagirà la giovane alla corte senza logica del viziato e problematico ragazzo?

Meteor Garden è un titolo valido?

Non potendo racchiudere tutta l’analisi della serie in poche parole, evitando anche gli spoiler, ho optato per esprimere quali sono, a mio avviso, i pro e i contro di questa opera, lasciando poi a voi decidere se vale o meno la pena lanciarsi nella visione.

PRO

• La trama della serie è abbastanza classica e in parte prevedibile, ma per lo più sensata, così come lo sono i dubbi e le incertezze della protagonista. Shancai non è una protagonista banale nè tanto meno debole, è molto altruista ed è sempre chiaro che se fa delle scelte non facili, le fa pensando al bene di tutti, anche a costo di sacrificare la propria felicità.
• La recitazione è molto migliore di quello che mi aspettassi e penso che le espressioni troppo forzate e le scene esagerate non dipendessero dagli attori, ma dal copione e della regia.
• Mi è piaciuto molto il fatto che venga mostrata anche l’evoluzione delle storie degli altri personaggi del gruppo e che non tutte debbano per forza avere un happy ending romantico. Anzi, le varie vicende degli F4 mostrano diversi aspetti dell’amore e cosa significa per ognuno dei ragazzi protagonisti amare qualcuno.

• “Una volta nella vita”, concetto che emerge verso la fine, legato alle vicende di Ximen (il ragazzo donnaiolo degli F4) è un messaggio che ho apprezzato. Sottolinea che ci sono treni che passano una sola volta nella vita e se non si coglie l’occasione di vivere certi momenti, per paura, si può finire per vivere nel rimpianto.
• La colonna sonora della serie è bella e decisamente adatta alla storia. Alcune delle canzoni sono cantate dagli stessi protagonisti, altre sono esterne, ma in generale sono utilizzate molto bene e questo ha fatto si… che in certi momenti iniziassi a piangere per partito preso, appena partiva la canzone triste di turno (ovvero Say Something, che vi lascio qui sotto, così magari vi rattristate un po’ con me).

CONTRO

• Sono l’unica a pensare che una serie tv debba avere un taglio e uno stile a parte rispetto a un anime/manga?
  Ci sono scene e situazioni super esagerate, come se si trattasse effettivamente di un manga… ma una serie dovrebbe seguire così tanto fedelmente la controparte cartacea?  Tra l’altro, come è possibile che Sì, per quanto ricco, con quel comportamento non sia mai finito in prigione?
• Ma tutto ‘sto product placement?
  Io non sono contro l’utilizzo di beni specifici all’interno di un’opera, nè mi hanno dato fastidio le scene in cui vengono praticamente pubblicizzati dei prodotti, purchè non ci si ritrovi a creare scene e situazioni inutili appositamente per il piazzare questi oggetti. Scene di bodyguard con la forfora, regali di creme per il viso in momenti seri… c’è (o dovrebbe esserci) un limite a tutto!
• Si può rovinare un’opera con il solo finale? Evidentemente SI!
  Non so neanche da dove iniziare a elencare i problemi e volendo evitare spoiler cercherò di essere breve: il cambiamento della madre di Sì (antagonista della maggior parte della serie) è troppo netto, la parte dopo il loro viaggio a Londra è praticamente inutile, a parte il modo in cui Sì e Shancai decidono di affrontare la loro scelta (per quanto, soprattutto la parte riguardante lei, sia poco verosimile). Non si sa come questi ragazzi si siano ripresi dalla loro “prova d’amore” e il così detto “happy ending” tanto atteso è gestito in una maniera veramente imbarazzante, con troppi troppi TROPPI flashback inutili, altri trucchetti per mettere alla prova lei (come se non avesse fatto di tutto per stare con l’uomo che ama) etc… Veramente, se vi approccerete a quest’opera, sappiate che forse vi conviene non guardare affatto gli ultimi due episodi.

Spero di essere riuscita a dare un’idea generale di che tipo di opera potreste trovarvi davanti qualora vogliate dare una chance a Meteor Garden. Come al solito, se lo avete visto fatemi sapere cosa ne pensate e, se vi va, potete consigliarmi altri drama che reputate interessanti o ben fatti.

A presto,

Ps: le immagini e i video usati in questo post non mi appartengono e sono stati inseriti a puro scopo illustrativo.