Le (dis)avventure di Iya&Ceres a Verona

Salve a tutti!
Come forse saprete (ve ne ho accennato nel mio post Relaxing Things) io e Darling avevamo in programma di fare un piccolo week-end fuori per visitare Verona, approfittando di un’offerta trovata grazie all’app di Poracci in viaggio (qui il collegamento al sito).

Vorrei poter dire che è stato un viaggio perfetto, ma in realtà, al solito, la sfortuna si è brutalmente accanita su di me, creando qualche piccolo problemino di percorso
Certo, ci abbiamo messo anche del nostro, scegliendo di andare il 3 e 4 marzo, dato che quella stessa domenica c’erano le elezioni e dovevamo ripartire presto per tornare e votare… che ci volete fare, siamo un po’ esauriti.

Detto questo, le disavventure iniziano la sera prima della partenza, quando in me inizia a manifestarsi un discreto mal di gola, che ho cercato di neutralizzare in ogni modo, senza successo. La mattina del 3 partiamo molto presto e percorriamo con calma il tragitto di qualche ora per arrivare alla meta, incontrando per strada diluvi, neve e tanto bel freddo. Arrivati a Verona, abbiamo parcheggiato in uno dei tanti parcheggi a pagamento in centro e ci siamo lanciati all’esplorazione della città, il tutto rigorosamente sotto la pioggia, con ombrello in una mano e macchina fotografica dall’altra. Non stupitevi, quindi, se le poche foto decenti  che posterò sono avvolte dal grigio: è semplicemente il brutto tempo che ci ha accompagnati per tutto il sabato.

La prima tappa è stata ovviamente la famosa Arena di Verona, vicina a un piccolo parco e al Municipio.

A seguire ci siamo avventurati per il corso, fermandoci di tanto in tanto in qualche negozio o a osservare qualche vetrina. Siamo arrivati in piazza delle Erbe, dove ci sono la fontana “Madonna Verona”, la Torre dei Lamberti, le Case Mazzanti, il ponte con la costa di balena appesa e, poco più in là, in una piazzetta vicina, una statua dedicata a Dante.

Quanto tristi i colori di questa foto?

Dopo un’oretta circa dal nostro arrivo, ho iniziato veramente a star male: il principio di mal di gola che mi portavo dietro, per via della tanta acqua presa nonostante gli ombrelli e per il freddo umido che penetrava le ossa, si è trasformato in un bel raffreddore e ho iniziato a indebolirmi. Necessitavo al più presto di un posto caldo e confortevole in cui riposare un po’. Dopo aver superato le Arche Scaligere, continuando sulla stessa strada verso il fiume Adige, alla ricerca di un locale poco affollato e dai prezzi accessibili, ci siamo imbattuti in un piccolo bar che ha attirato la nostra attenzione e in cui ci siamo concessi una lunga pausa: il  Tosca Cafè.

Ci siamo talmente innamorati di questo posto, piccolo ma accogliente, con uno staff gentilissimo, che siamo tornati anche il giorno successivo, quindi non posso fare a meno di parlarne bene e di sottolineare quanto i suoi infusi alcolici (che non avevo mai assaggiato) mi abbiano fatta star meglio, scaldandomi dall’interno e ridandomi un po’ di vita. Darling invece, entrambe le volte, ha preferito qualcosa di più energico.

A sinistra, il primo giorno: cioccolata calda con espresso, scaglie di cioccolato, panna montata e chicchè di caffè per Darling, mentre per il mio mal di gola un infuso alcolico alla Menta. A destra, il giorno dopo: espresso, panna montata e scaglie di cioccolato per Darling, infuso alcolico ai frutti di bosco per me.

Dopo questo piacevole break, ci siamo diretti verso una delle tappe mancanti: casa di Giulietta. Nel mentre ci siamo imbattuti anche in una statua dedicata a Romeo e Giulietta, che tuttavia non ci ha proprio… come dire… fatti innamorare.

Casa di Giuletta, invece, era talmente piena di turisti di ogni nazione (soprattutto asiatici) che abbiamo deciso di tornare la mattina seguente, sperando almeno di poter fare qualche foto senza essere vittime del maltempo. Ergo, un po’ stanchi, abbiamo terminato la passeggiata per la via e ci siamo diretti nuovamente verso la macchina.

Nell’Offerta Poraccia di cui abbiamo usufruito erano compresi hotel, welcome drink e due ore di spa, oltre, ovviamente, all’immancabile colazione. Siamo andati quindi abbastanza presto in albergo, così da poter riposare un po’ in vista della serata rilassante (avevamo prenotato la spa dalle 20 alle 22). Per fortuna, grazie a qualche magica medicina, mi sono un po’ ripresa, tanto da poter godere dell’aperitivo offerto, ma l’esperienza della spa non è stata proprio il top, non tanto per via del posto (che era piuttosto carino e completo di sauna, bagno turco, idromassaggio…) ma per una serie di piccole problematiche. Innanzitutto in poco tempo sono tornata a non stare proprio benissimo, poi la spa era piena di coppiette, alcune più rumorose (che non lasciavano molto spazio al relax altrui) altre un po’ più silenziose, ma… fin troppo intime. A tutto questo va aggiunto il fatto che il sistema elettrico ha avuto un guasto e siamo rimasti senza luci nè elettricità per una buonissima parte del tempo.
Insomma… le disavventure, con Iya&Ceres, non finiscono mai!

Usciti dalla spa, abbiamo deciso di fare una cena molto rapida ed economica, quindi abbiamo approfittato del McDonald vicino all’albergo, anche se il mio malessere continuava ad aumentare, tanto che abbiamo consumato il tutto in meno di 20 minuti e poi ci siamo fiondati di nuovo in camera per dormire.

La domenica ha segnato invece una ottima ripresa delle mie condizioni fisiche e, nonostante il tempo ancora grigio, le condizioni climatiche si sono fatte decisamente più favorevoli e abbiamo avuto una tregua dalla pioggia. Dopo un’abbondante, ottima colazione (sia dolce che salata, perchè scegliere quando si ha così tante cose buone davanti è un peccato) abbiamo lasciato l’hotel e siamo tornati in centro, per ultimare i giri.

Siamo quindi riusciti a fare un paio di foto alla casa di Giulietta, per poi fare qualche acquisto e dirigerci infine a casa di Romeo che, devo dire, mette piuttosto tristezza… peccato non ci sia granchè da vedere. Dopo qualche altro giretto random, siamo tornati alla macchina e ci siamo preparati per rientrare a casa.

Per riuscire a scattare una foto alla sola statua di Giuletta ho dovuto aspettare il momento esatto di scambio tra una turista cinese e l’altra… la fila era enorme!

Tra i vari bottini che ho portato con me, non potevano mancare le calamite souvenir, che ormai amo portare a mia madre, mio padre, mia sorella e alle nonne.

Per le mie nipotine, invece, ho preso qualcosa dal Disney Store, che da noi non c’è.

La borraccia di Rapunzel è per la mia nipotina di 4 anni, che adora il cartone, mentre l’altro completino delizioso è per la pupetta in arrivo! :3 Che ve ne pare?

Infine ho approfittato di altri negozi assenti nella mia zona, Lush e Sephora, per recuperare qualche prodotto interessante.

A sinistra l’acquisto di Sephora: una maschera per piedi (prodotto mai provato, mi ha incuriosita moltissimo). A destra i due prodotti di Lush: un balsamo solido e, nella scatolina, un olio da massaggio (sempre solido).

Volendo concludere, Verona è una città bellissima e che merita di essere visitatasicuramente con molta più calma di come abbiamo fatto noi questa volta (e in condizioni fisiche e climatiche migliori). Il solo girovagare per la città regala viste uniche e ci si imbatte continuamente in edifici particolari, chiese e statue che rendono l’esperienza decisamente memorabile. E poi… siamo stati talmente tonti da dimenticarci di visitare il Duomo, quindi dobbiamo per forza tornare e completare il giro, magari quando la città sarà baciata da un bel sole.

“E quello?” – “Credo sia il Duomo.” – “E perchè non siamo andati a vederlo?” – “Ehm…”

Spero che questo post vi sia piaciuto, prima di concludere volevo condividere con voi un articolo che ci è tornato molto utile per organizzare questa mini-gita fuori porta: è un itinerario per visitare Verona in 1 solo giorno, fatto dal sito Luoghi Da Vedere (qui).

Siete mai stati a Verona? Avete in programma qualche visita fuori porta? Che posto vi piacerebbe visitare?

A presto,

Iya&Ceres

Ps: il motivo per cui questo articolo è stato pubblicato così tardi è che sono piena di impegni e ancora non sono riuscita del tutto a tornare al top della mia forma. Mi auguro la situazione migliori presto!
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Una risposta a “Le (dis)avventure di Iya&Ceres a Verona”

  1. Ahahahah.. non sai quante risate leggendo il nome del sito dei Poracci.. ahahaha! Idea fantastica!

    A Verona non ci sono mai stata ma so che è davvero bella.

    Il completino per la piccola in arrivo è bellissimoooo… quando si cerca un completino per neonati non si può sbagliare con il Disney Store.

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