Kamigami no Asobi – Perché il manga è sempre meglio dell’anime… o forse no?

Dato che sono in vacanza e posso starmene un po’ a casina in santa pace, ne ho approfittato per ricominciare a guardare qualche anime con mia sorella. Siamo partite con Sailor Moon Crystal (di cui vi ho parlato qui) e poi… il vuoto! Cosa cavolo guardiamo?
Avendo gusti diversi (lei punta principalmente agli shojo, anche a costo di buttarsi su titoli dubbi) non è stato facile trovare qualcosa che fosse una novità per entrambe e che potesse piacerci.
Alla fine lei ha proposto Kamigami no Asobi, titolo che, già dalla trama e dalla sigla, sprizzava reverse-harem e clichè shojo da ogni frame! Tuttavia, non avendo alternative valide da proporre, non ho potuto far altro che darle corda e… devo dire che siamo entrambe rimaste sorprese da ciò che ci siamo trovate davanti!

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Harem? Naaaa… come ti viene in mente?!

Kamigami no Asobi – Ludere deorum è un anime shojo, reverse-harem (appunto) di 12 episodi, che, se non ho capito male (dato che questi concetti sono stati estrapolati da siti differenti e in inglese), è tratto da una visual novel (del 2013), a sua volta ispirato all’omonimo manga del 2012!

Trama

Yui Kusanagi è una studentessa comune, con una grande passione per l’arte della spada, a cui si dedica sin da piccola. Tuttavia il tempio dei suo genitori (in cui si insegna questa arte) verrà ereditato dal fratello primogenito e, alla soglia del terzo anno di liceo, Yui è ancora incerta sul suo futuro.
Rientrata a casa, una voce la chiama e la guida verso il magazzino del tempio, in cui Yui ritrova una spada emanante luce che, dopo il suo tocco, la teletrasporta in un mondo sconosciuto.
Qui Yui incontrerà Zeus, re dei cieli, che le affiderà una missione molto particolare: frequentare per un anno la scuola degli dei, per insegnare ai suoi compagni i valori degli esseri umani e l’amore, così da rafforzare l’ormai fragile legame tra queste divinità e l’uomo. Solo se riuscirà in questo ingrato compito, la ragazza potrà tornare alla sua vita, altrimenti rimarrà intrappolata in quel mondo distorto per sempre.

Come sempre, per darvi un’idea più chiara di cosa stiamo parlando, mi aiuto postandovi la sigla (cantata dai doppiatori dei personaggi maschili principali… se non ho capito male anche questo)!

Commento (spoiler-free)

“Non puoi iniziare a guardare un anime pensando che riderai per quanto è ciofega e poi rimanerci male!”

Cit. di Sorella

Come si può facilmente dedurre dalla citazione di mia sorella, non nutrivamo grandissime aspettative per quest’opera, se non qualche sbaciucchiamento o una storia d’amore ricca di tresche ma priva di sostanza.
Siamo rimaste piacevolmente stupite nello scoprire che, a discapito di quanto le sigle in stile “gruppo idol” lasciassero immaginare, la trama è meno scontata e meno superficiale di quanto possa sembrare. Nonostante le note da reverse-harem, la storia non si incentra sulle vicende d’amore, ma lascia spazio alle fragilità e alle storie dei singoli personaggi, decisamente più interessanti e complesse di quel che viene mostrato inizialmente: ognuna delle sei divinità presentate a Yui porta un grande fardello, con vicende passate che, in certi casi, rasentano la tragedia, e spetta alla giovane umana riportare un po’ di tranquillità e di amore (non sempre inteso in senso romantico) nel cuore dei suoi particolari compagni di classe.

Personaggi

Nonostante la classe inizialmente presentata contasse otto divinità, quelle su cui la storia si incentra maggiormente sono Hades, Tsukito, Takeru, Loki, Balder e Apollon, mentre Dionysos e Thor giocano un ruolo secondario.

Yui Kusanagi è ovviamente la stella del cartone, colei sulla quale grava “il peso del mondo”. Molto riflessiva e altruista, Yui non è la solita ragazza svampita che fa battere il cuore dei maschietti, ma ha un carattere molto determinato ed è molto comprensiva. Nonostante il suo aiuto alle divinità sia inizialmente legato al desiderio di tornare a casa, in breve tempo Yui si affezionerà realmente ai compagni di classe e sarà per questo in grado di raggiungere i loro cuori.
Tra l’altro (nota personale) abbiamo apprezzato il fatto che questa protagonista, svegliatasi in un mondo sconosciuto, abbia dimostrato in più momenti di avere sangue freddo, ad esempio controllando per prima cosa se ci fosse campo con il cellulare, poi lanciandosi in esplorazione e, infine, rispondendo a tono anche in situazioni che la lasciavano perplessa o la spaventavano.

Yui e i suoi attributi

Peculiarità: per via delle strambe situazioni in cui si ritrova, la sua battuta tipica sarà “Eeeeeeeh?”. In fondo… come darle torto?

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Esempi di motivatissimi “Eh?”. (Se non leggete bene, cliccate per ingrandire l’immagine!)

Apollon Agana Belea (dio greco del sole) è uno dei primi a presentarsi a Yui e a stringere amicizia con lei. Disposto fin da subito a partecipare al piano di Zeus, Apollon sarà di grande aiuto alla protagonista e non mancherà di trainare, con il suo entusiasmo e il suo calore, il gruppo di divinità.

Apollon op

“Posso chiamarti Fata?”

Cit. un solarissimo Apollon, in versione provolone!

Peculiarità: si diverte a dare nomignoli ripetuti ai suoi amici, cosicché Balder verrà da lui soprannominato “Bal-Bal”, Dionysos sarà “Dee-Dee” e così via… Inoltre ci regalerà una fantastica trasformazione alla Sailor Moon maniera (era la prima volta che vedevo un personaggio maschile trasformarsi in quel modo, ho riso troppo!)

Apollon
Coinvolgente per natura!

Balder Hringhorni (dio nordico della luce) è un ragazzo molto tranquillo, posato, gentile e… decisamente goffo. Nonostante non possa essere scalfito da molti “mali” del mondo, infatti, Balder non fa altro che impilare scivoloni uno dietro l’altro. Fin da subito gentile con Yui, collabora al piano di Zeus perché affascinato dal mondo umano e dalla compagna di classe.

Balder op

“E’ la prima volta che frequento la scuola. Sono emozionato.”

Cit. un tenerissimo Balder

Peculiarità: essendo il dio della luce, Balder attira a sé tutti gli esseri viventi. Come già detto, si farà un bel po’ di scivoloni! Ha un amore smisurato per la carne e il barbecue.

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Tsukuyomi Totsuka Tsukito (dio giapponese della luna) è un individuo decisamente silenzioso e inespressivo. Partecipa fin da subito alle attività scolastiche “perché deve farlo”, dimostrando al contempo un rigoroso rispetto delle regole, ma una personalità nulla. Abbattere la sua apatia sarà tra gli ardui compiti di Yui.

Tsukito op

Peculiarità: Risponde spesso a monosillabi e prende appunti di praticamente qualsiasi cosa venga detta a scuola. Ha con sè un dolcissimo coniglio, Usamaro.

Usamaru
Ditemi se non è un amore?

Susanoo Totsuka Takeru (dio giapponese del mare), fratello di Tsukito, è una divinità irruenta e dai modi rudi, decisamente difficile da avvicinare. Come altri ha un passato tragico e odia far parte “del gioco di Zeus”. Tuttavia, con il tempo, riuscirà anche lui a sentirsi parte di un gruppo, cambiando totalmente il modo di vedere gli altri.

Susanoo op

Particolarità: si allena con la spada e va a correre ogni giorno. Al posto del costume classico, essendo il dio del mare, porta una specie di perizoma (stile lottatore di sumo).

OMG
Ancora meno attraente del fratello con la maglietta della salute!

Hades Aidoneus (dio greco dell’oltretomba) è un soggetto molto schivo. Convinto di portare sfortuna a chi ha vicino, Hades fa di tutto per isolarsi, anche quando il gruppo cerca di coinvolgerlo, ma con un po’ di insistenza, anche il taciturno re dell’oltretomba entrerà a far parte della classe.

Hades op

Particolarità: la sua frase tipica “non ti avvicinare o ti porterò sfortuna”, Hades ama ammirare le stelle, i Daifuku (dolcetti che significano “grande fortuna”) e le fragole.

Hades

Loki Laevatein (dio nordico del fuoco) è un ragazzino egoista, che punta a divertirsi facendo scherzi a chiunque ha intorno, motivo per il quale è sempre stato discriminato e allontanato da tutti. I suoi unici amici sono Thor e Balder, a cui è legato come un fratello. Nonostante le apparenze da burlone, Loki ha un pesante fardello da portare e per questo sarà sempre spinto a tenere gli altri alla larga dal “suo mondo”.

Loki op

Particolarità: ama fare scherzi e ha un rapporto quasi ossessivo nei confronti di Balder, che tratta quasi come l’amore della sua vita più che come un amico. E’ irrequieto e pare si diverta a infastidire Susanoo, probabilmente per la sua indole irascibile.

Loki
Sempre molto carino e gentile…

Thor Megingjard (dio nordico del fulmine) è il terzo componente del trio nordico e il suo ruolo è quello di vegliare su Loki e Balder, per questo, per lo più in silenzio, li segue ovunque vadano.

Thor

Particolarità: ha una riga a forma di saetta in testa. Quando si trasforma in dio, le righe diventano tre. Si unirà al club del dopo scuola di Loki, il “vado a casa” club.

Dionysos Thyrsos (dio greco della fertilità) è, come ci si aspetterebbe, più interessato al vino che alla scuola, ma viene convinto, dopo pochissimo, a partecipare alle lezioni, anche se sarà un compagno per lo più passivo.

Dionysos

Particolarità: dall’indole molto pacifica, si dedicherà al club del giardinaggio e produrrà succo d’uva.

Zeus (dio greco dei cieli) è il creatore dell’accademia. Nonostante si muova per il bene del mondo, appare da subito come un tiranno, e non mancherà di mettere in difficoltà gli studenti o di rimproverarli.

“Sin dai tempi antichi, gli dei sono esseri che devono amare l’umanità e allo stesso tempo essere adorati dagli stessi umani. Tuttavia, il legame tra il regno governato dalle divinità e il reame umano si è fatto molto debole. Di questo passo un terribile futuro è inevitabile. Per questo motivo ho riunito qui le divinità he più si preoccupano del loro legame con gli esseri umani. Per educarli.”

Zeus

Zeus

Thoth (dio egizio della conoscenza) è fin da subito sostenitore del piano di Zeus, ma non ha dei modi un po’ bruschi per approcciarsi con la classe, in particolar modo con Yui, a cui impartirà ordini o rifilerà discorsi solo ed esclusivamente sbattendola al muro.

Thoth e i tick

Infine c’è Melissa, la bambola d’argilla plasmata da Zeus per aiutare Yui (di cui tuttavia continua a sbagliare il cognome, chiamandola KuTanagi). Non avrà molte parti nel cartone, ma ho voluto citarla per la sua tenerezza e per il suo sostegno alla protagonista.

Tenera Melissa
Tenera Melissa… Ah, comunque ha la voce di un uomo! XD

Il manga e le differenze con l’anime

Sono rimasta talmente soddisfatta e incuriosita da quest’anime, che ho deciso di dedicarmi alla lettura del fumetto, sperando di poter scoprire qualche dettaglio in più sui protagonisti o di vedere un finale diverso da quello presentato. Ho così recuperato il manga, di due volumi e inedito in Italia.
Fin da subito si sono presentate diverse differenze tra le due opere, alcune banali, altre immotivate, altre piuttosto significative ai fini del funzionamento della storia.

Volendo tralasciare dettagli insignificanti (tipo il fatto che l’unicorno non è di Apollon, che Dionysos è interessato anche alle donne, che Zeus è molto meno tiranno e così via), una delle cose chiare da subito è che le due opere partono in maniera totalmente diversa: il fumetto ha un’aria più seria e i personaggi vengono presentati poco per volta, lentamente, mentre il cartone usa degli espedienti apparentemente inutili, ma fin da subito dà un tocco di colore ai luoghi e una chiara presentazione dei personaggi, dei loro caratteri e dei legami tra di loro. Anche se la prima versione potrebbe sembrare migliore, perché il fatto che Yui incontri metà dei personaggi per caso mentre vaga randomicamente potrebbe apparire forzato, alla fine l’introduzione viene gestita meglio e in maniera più simpatica nell’anime rispetto alla versione cartacea. Infatti il primo numero del manga pare incentrarsi interamente nella scoperta dei soggetti e ci si perde in pagine e pagine inutili di fumetto, per poi concludere senza che vi siano effettive risoluzioni o progressi. Questo fa sì che le svolte e i cambiamenti nei personaggi avvengano nel secondo volume, quindi tutto appare più superficiale, più frettoloso e i sentimenti di queste divinità, apparentemente molto più fredde e egoiste, risultano fin troppo mutevoli.
Al contrario, nell’anime, in cui tutti i personaggi vengono goffamente introdotti, con le loro stranezze, da subito, i caratteri sono più facilmente delineabili ed è più facile notare i cambiamenti nei singoli soggetti, a cui, comunque, vengono poi dedicati interi episodi, così da dare un minimo di tridimensionalità a tutti i protagonisti.

Altra cosa che ho potuto constatare, è che nel fumetto le storie di tutti i protagonisti erano fini a se stesse e, una volta messo “un cerottino sulla ferita del personaggio”, si sistemava tutto. Nell’anime, invece, si parte con i casi dei singoli, per arrivare alla formazione di un gruppo unito che dovrà fronteggiare, insieme, la problematica principale della storia, il vero motivo per cui Zeus era così preoccupato per il mondo. Una sorta di “mega boss finale”, in cui il nemico non è un cattivo, ma è celato nel cuore di uno dei protagonisti.

Infine [e qui c’è un piccolo spoiler], la cosa che più mi ha lasciato con l’amaro in bocca, è che dopo un confuso e frettoloso finale, nel manga Yui chiede a Thoth di dimenticare tutto ciò che le è accaduto e cancellare tutto il tempo passato con gli amici, mentre nella versione animata Yui soffre la distanza con i suoi amati compagni, con cui ha condiviso bei momenti e che, in un finale aperto, riesce a rincontrare.

E' stato terrificante!
Concordo!

Riassumendo senza spoiler, ecco quali sono i punti che ho trovato migliori nell’anime rispetto al manga:
– i personaggi sono più piacevoli e i loro caratteri vengono maggiormente approfonditi;
– i tempi sono gestiti meglio e una rapida presentazione lascia molto spazio allo sviluppo della storia;
– il finale è, a parer mio, molto più piacevole, sia inteso come “soluzione del problema finale”, sia per quanto riguarda la conclusione vera e propria.
– è più divertente, con scene più buffe e leggere, ma quando serve è anche più tragico e appassionante.

Concludendo

Come ho già detto, per la prima volta ho di gran lunga preferito la versione animata a quella cartacea e questa cosa, non so perché, mi ha messa di buon umore! Tuttavia il mio è un parere molto personale e sarei contenta se qualcuno volesse recuperare entrambi (dato il poco tempo richiesto) per darmi la propria opinione!

Appurato questo, l’anime Kamigami no Asobi ha saputo divertirmi, farmi sorridere, farmi emozionare, farmi sperare nelle tresche amorose come una quattordicenne, ma anche stupirmi per le storie dei protagonisti e tenermi appiccicata allo schermo fino all’ultimo.
Consiglio questo titolo a chi ama gli shojo e non è in cerca solo di svolte romantiche, ma anche di altri sentimenti, come l’amicizia, l’affetto, l’altruismo… e a quanti non si scandalizzino di fronte a qualche scenetta fanservice in stile harem!

Chiudo con la sigla e altre immagini stile idol dei protagonisti:

Fatemi sapere se avete visto/letto quest’opera, se vi è piaciuta e, magari, anche quali personaggi avete apprezzato di più!

A presto,

Iya&Ceres

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2 Risposte a “Kamigami no Asobi – Perché il manga è sempre meglio dell’anime… o forse no?”

    1. In realtà non è neanche il mio genere, di solito… Ma come sempre, non tutto è giudicabile dalla copertina.
      Se ci pensi, anche Ouran High School Host Club è un reverse-harem, ma rimane un’opera spettacolare! 😀
      E con questo non intendo affermare che Kamigami No Asobi sia un capolavoro, ma sicuramente che può sorprendere in certi aspetti! :p

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