About MEme – Giorno 1: Un pezzo di me: la parte che odio e quella che amo

Buon lunedì a tutti (anche se l’inizio settimana difficilmente può apparire buono) e benvenuti al primo appuntamento con il meme per il 3° compleanno di questo blog! Yeeeeeeeeeeah!!!

Il tema del giorno può ovviamente essere interpretato in duplice maniera: si può parlare delle parti fisiche che più ci piacciono o che più ci infastidiscono di noi o si può far riferimento al proprio lato caratteriale.

Dato che ho creato il meme, mi sembra doveroso lanciarmi in entrambe le sfaccettature del quesito, cominciando dal lato estetico, che è quello con cui ci si ritrova più spesso a fare i conti.

Penso che la parte che più apprezzo del mio corpo siano gli occhi: ho l’occhio leggermente schiacciato, vagamente orientaleggiante, di un marrone scuro molto intenso. Mi piace anche enfatizzarne la forma con il trucco, a volte anche pesante (mi piace uno stile un po’ rock-dark) o mettere ombretti molto evidenti per richiamare l’attenzione a questo livello.
Certo, se non mi mancassero 4 gradi per occhio potrei definirla veramente la parte migliore di me… e invece, soprattutto per leggere o stare al computer, sono costretta a ricorrere a due (per fortuna non più molto spesse) belle lenti.

Eyes
Chiedo scusa per le immagini e il montaggio poco riusciti… ma non è stato facile trovare foto con risoluzione e inquadratura adatte allo scopo…

Un altra cosa che non mi dispiace è la mia bocca: mi piacciono le mie labbra sottili e mi piace il piccolo neo che le decora a sinistra, come fosse un puntino su una i. Al contrario degli occhi, le labbra raramente vengono coperte da trucco… anche se, a volte, nelle occasioni speciali, mi concedo un po’ di rossetto (solitamente rosso scuro).

Per quanto riguarda il parere degli altri… in diversi mi hanno fatto i complimento per le mie mani o per le unghie (il mio ragazzo, ad esempio, sostiene che siano molto femminili). Onestamente non ne sono ancora convinta: non mi dispiacciono affatto, ma non mi sembrano poi così meritevoli di lodi!

Se devo puntare il dito verso un bel difettino fisico, non ho dubbi a riguardo: la parte di me che meno sopporto è il mio sederone!

Non è che io sia grassissima (di certo non sono neanche magra!), ma il problema più grande è che, se mi si tagliasse a metà a livello dei fianchi, la parte superiore e quella inferiore del mio corpo sembrerebbero appartenere a due persone diverse: sopra sono abbastanza piccola e non molto formosa, mentre sotto ho delle gambe piuttosto evidenti, con delle cosciotte non indifferenti e dei bei polpacci “da calciatore”. Negli ultimi anni ho firmato una specie di tregua con il mio “alter-ego posteriore“, ma devo dire che ogni tanto un po’ di amarezza riaffiora… tipo quando vado in cerca di pantaloni (come vi ho raccontato nel post Cose che mi fanno arrabbiare – Capitolo 1: storie di pantaloncini).

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Immagine di repertorio

Per molto tempo, durante il periodo delle superiori, ho anche avuto un rapporto difficile con il mio naso, che è un po’ particolare. Ora, però, ho iniziato a vederla come una mia peculiarità e non credo che alla fine danneggi molto il mio aspetto. Anzi… non si può dire che il mio profilo sia banale!

E finisco di insultarmi parlando dei miei piedi, altra parte con cui ho sempre avuto un rapporto controverso. In realtà ce l’ho coi piedi in generale: non mi piacciono i miei piedi, non voglio avere a che fare con quelli degli altri e non voglio che qualcun altro tocchi i miei! Si, lo so, sembro una persona turbata raccontandovi questa cosa.
Gli unici piedini che sopporto sono quelli della mia nipotina puzzettina, che adoro. Ha dei piedini così ciccini e morbidini che non potrei mai e poi mai avercela con loro!

keep-calm-and-don-t-touch-my-feet

Se da una parte i nostri lati migliori o peggiori a livello fisico ci vengono perennemente sottolineati dagli specchi, non è altrettanto facile addentrarsi nel nostro essere per delineare i nostri pregi o, soprattutto, per capire i nostri più grandi difetti caratteriali.

Di me posso dire che difetti e pregi a volte coincidono

Sono una persona che cerca sempre di vedere un lato positivo negli altri. Per questo sono pronta ad ascoltare e a socializzare un po’ con tutti, ma per lo stesso motivo a volte mi capita di scontrarmi contro dei muri, di finire con l’essere presa in giro o con il rimanere delusa.
Da quando frequento l’università ho iniziato ad essere molto più scettica e un po’ più cauta nei confronti del prossimo, tante sono le bastonate che mi sono presa nei primi anni… ma che ci volete fare, in fondo è sbagliando che si impara!

evoluzione diffidenza

Un altro mio lato bivalente è sicuramente il fatto che per le persone a cui tengo mi impegno anima e corpo (soprattutto con il mio partner). Se questa cosa potrebbe sembrare un lato molto positivo, alla lunga, se l’altra persona non ricambia allo stesso modo le mie attenzioni, inizia a diventare un problema, prima di tutto perchè, anche in questo caso, rimango un po’ delusa (e mi rattristo inevitabilmente un po’… sono una persona abbastanza sensibile), seconda cosa perchè tendo a lasciarmi un po’ andare e a adattarmi ai ritmi e agli standard dell’altra persona. Se lui/lei si fa sentire di meno o non fa i salti mortali per vedermi, perchè io devo sforzarmi per compensare? Perchè devo umiliarmi e sembrare un cagnolino scodinzolante come se non esistessi senza quella persona?
E’ andata così con uno dei ragazzi con cui mi sono frequentata in passato, ma per molto tempo è stato così anche con mia sorella. Quando ho iniziato a star fuori intere settimane all’università, inevitabilmente, il nostro rapporto si è molto raffreddato. Ci vedevamo di meno, ci sentivamo di meno e soprattutto condividevamo meno esperienze (mia sorella è una delle poche persone a me vicine con la mia stessa passione per anime e manga). In un primo periodo ho cercato di compensare scrivendole spesso dei messaggi. Poi lei è rimasta incinta, ha partorito e ha iniziato a sua volta l’università e, presa dalla sua vita, ha praticamente smesso di rispondere. Ho insistito per un po’, perchè ero davvero preoccupata per lei, ma poi mi sono stancata di fare la rompiscatole di turno: tanto non si può lanciare una corda a una persona che nasconde le mani. Oggi pare che il nostro rapporto si sia un pochino ripreso, ma probabilmente non avremo più quell’intimità che ci portava a capire il pensiero l’una dell’altra solo dallo sguardo o dall’espressione che facevamo. E si, inevitabilmente, ho finito per starci un po’ male…

part ways

Mi sa che mi sono dilungata abbastanza, per cui per oggi mi fermo qui!
Spero avrete voglia di condividere con me qualche pezzo di voi!

A domani, con il prossimo quesito di About MEme!

Iya&Ceres

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2 Risposte a “About MEme – Giorno 1: Un pezzo di me: la parte che odio e quella che amo”

  1. Io sono in compagnia di una miopia massiccia che ha deciso di invitare anche l’astigmatismo quindi senza occhiali non vedo una cippa! xD

    1. Ottimo! (*commento puramente sarcastico*)
      Io per fortuna, nonostante mi manchi tantissimo, sono ipermetrope, quindi senza occhiali me la cavicchio (per ora)… certo, se dovessi scrivere per ore senza inizierebbero ad incrociarmisi gli occhi a livelli inauditi…

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